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Bari. “La vita...È Un’altra cosa” (Eduardo de Filippo)


Manuel Pennac. (foto Comunicato) ndr.
STAGIONE DI PROSA 2013_14 - Dal 16 ottobre al Petruzzelli anche Gabriele Lavia, Ferdinando Bruni, Valter Malosti e Daniel Pennac 

di Redazione

BARI, 17 SET. - Ad un mese dall’avvio della stagione di prosa del Comune di Bari, che quest’anno, come annunciato, si svolgerà esclusivamente al Teatro Petruzzelli, sono 725 gli abbonamenti già sottoscritti, a fronte dei 698 della stagione 2012-2013. Segno del gradimento del pubblico per una proposta artistica che ha saputo individuare spettacoli, temi e attori di grande interesse, e al tempo stesso di affezione per il più prestigioso contenitore culturale della città. Una stagione consegnata al titolo “La vita è…un’altra cosa”, tratto da “Le voci di dentro”, di Eduardo De Filippo, tra gli spettacoli più attesi in cartellone, con i fratelli Servillo. Sapevamo di Massimo RANIERI, Silvio ORLANDO, Michele PLACIDO, Sergio RUBINI, Toni e Peppe SERVILLO, Giuseppe FIORELLO. Gli altri quattro spettacoli che entrano nella rosa di questa stagione 2013-2014, concepita in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, andranno in scena tutti di lunedì. Il 13 gennaio del nuovo anno sarà la volta del Teatro dell’Elfo con la nuova produzione “Alice underground”, da Lewis Carroll, con Elena Russo Arman, Ida Marinelli, Ferdinando BRUNI, Matteo De Mojana. Scritto, diretto e illustrato da Ferdinando Bruni - magnifico professore l’anno scorso di “The Hystory boys”, tra gli spettacoli più applauditi - e Francesco Frongia. Lunedì 20 gennaio un grande ritorno al Teatro Petruzzelli: Gabriele LAVIA con “Il sogno di un uomo ridicolo”, di Fëdor Dostoevskij. E poi il 17 marzo, Valter MALOSTI con “Maddalene (da Giotto a Bacon)” di Giovanni Testori. Ultima, nuova proposta, il 31 marzo (a chiudere la stagione), con lo scrittore di romanzi di successo diventato in breve tempo autore cult, il francese Daniel PENNAC in “Journal d’un corps – Storia di un corpo”, regia di Clara Bauer. Spettacoli inseriti in un calendario che prevede per gli abbonati la possibilità di avere in blocco 6 spettacoli e di sceglierne altri 2 tra quelli con, in scena, Gabriele Lavia, Valter Malosti, Daniel Pennac, Ferdinando Bruni. “Nel presentare il completamento di questa nuova stagione di prosa - dichiara il sindaco di Bari Michele Emiliano - vorrei ringraziare Paolo Ponzio e il Tpp per il lavoro prezioso svolto negli ultimi anni al fianco dell’amministrazione comunale, in una congiuntura economica quanto mai delicata. Credo che il cartellone di quest’anno risponda pienamente alle aspettative del pubblico barese, con grandi nomi del teatro di tradizione e contemporaneo a testimoniare la ricerca di una proposta di qualità sempre attenta alle migliori esperienze del nostro tempo”. Si inaugura il 16 e 17 ottobre 2013 con una proposta unica e imperdibile: “Iliade” del Teatro del Carretto, nell’adattamento e regia memorabile di Maria Grazia Cipriani, abile firma dello strepitoso Amleto in scena a Bari nel 2012. Una proposta di repertorio datata 1988 portata nello stesso anno al Petruzzelli con le scene di Graziano Gregori. Sulla scena attori veri e attori meccanici, armature, pupazzi semoventi, scudi scolpiti, destrieri e marchingegni a vista che si aprono, si trasformano, moltiplicano gli spazi e i giochi di luce. Il 25 e 26 ottobre Massimo Ranieri omaggia il teatro napoletano con “Viviani varietà”, poesie, parole e musiche del teatro di Raffaele Viviani. Lo spettacolo ricompone idealmente il viaggio che nel 1929 Viviani e la sua compagnia affrontarono da Napoli a Buenos Aires sul piroscafo Duilio per una lunga tournée nel Sud America. Lungo viaggio la compagnia eseguiva le prove del varietà davanti a un pubblico di emigranti italiani che con loro attraversavano l’oceano per un avvenire incerto da costruire. Il 6 e 7 dicembre in scena “Il mercante di Venezia” con Silvio Orlando, capolavoro shakespeariano per la regia di Valerio Binasco. Opera complessa che il regista mette in scena con Silvio Orlando nel ruolo di Shylock e con la PSK (Popular Shakespeare Kompany), compagnia nata l’anno scorso proprio a Verona. Binasco, considerato fra i registi più interessanti e apprezzati del momento, dirige “uno spettacolo di qualità destinato non alle nicchie, ma al pubblico più ampio, per ricreare quel legame originario tra parole recitate e ascoltatori che di suo ha forza abbastanza senza altre mediazioni”. Il 16 e 17 dicembre, ecco uno dei capolavori assoluti del teatro cechoviano “Zio Vanja” con Sergio Rubini e Michele Placido e la regia di Marco Bellocchio, uno dei registi più anticonformisti del cinema italiano. La ricostruzione minuziosa di atmosfere sospese e vagamente inquietanti, l'indifferenza abulica dei personaggi intorno agli eventi, l'indefinito senso di attesa di una catastrofe incombente rendono il testo una geniale anticipazione della drammaturgia novecentesca. Zio Vanja è interpretato da Sergio Rubini e il professor Serebrjakov da Michele Placido. Dopo la pausa natalizia, il 13 gennaio l’Alice di Bruni e Frongia, poi Gabriele Lavia il 20 gennaio. Si riprenderà il 22 e 23 febbraio con Giuseppe Fiorello; reduce dal successo della fiction televisiva sul pugliese Domenico Modugno ne riassume i tratti principali nello spettacolo “Penso che un sogno così”, per la regia di Giampiero Solari. “Sarà un semplice omaggio personale e affettuoso ad un ragazzo del Sud che come me ha inseguito sogni e passioni, il cinema e la musica, ma non sarà soltanto un viaggio nella vita di Mimì (Modugno), sarà anche l'occasione per raccontare fatti, storie e personaggi di un tempo passato felice…”. Il 25 e 26 febbraio - in abbonamento - e il 27 - fuori abbonamento - il meraviglioso testo di Eduardo De Filippo “Le voci di dentro” nella regia del bravissimo Toni Servillo che sarà in scena insieme al fratello Peppe. Questo testo di De Filippo è stato scritto 65 anni fa in pochissimi giorni, sembra neanche una settimana. Una commedia sulle macerie della seconda guerra mondiale, che ritrae con acutezza una caduta di valori che avrebbe contraddistinto la società per i decenni a venire. Una folta compagnia di attori napoletani di diverse generazioni affiancherà in scena Toni Servillo. A marzo chiudono Valter Malosti con “MADDALENE (da Giotto a Bacon)” di Giovanni Testori, il 17, mentre il 31 marzo andrà in scena lo scrittore di romanzi di successo diventato in breve tempo autore cult, il francese Daniel PENNAC. Agli appuntamenti si affiancheranno come sempre gli approfondimenti e le conversazioni con attori e registi prima e dopo gli spettacoli, i workshop e le lectio magistralis nelle scuole della città e all’Università degli studi di Bari.





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