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Bari. Ruba con una borsa “schermata”. Arrestato

La borsa schermata sequestrata. (foto cc.) ndr.

di Redazione

BARI, 25 SET. - I Carabinieri della Stazione di Bari Picone hanno tratto in arresto un 22enne di origini Georgiane, con l’accusa di furto aggravato. Lo straniero, bloccato da personale addetto alla sicurezza di un centro commerciale della strada Santa Caterina e dai militari immediatamente intervenuti su richiesta di questi ultimi, è stato trovato in possesso di due tablet poco prima asportati dall’interno di un ipermercato della zona e nascosti in una busta “schermata” internamente con dei fogli di alluminio, allo scopo di oltrepassare in “sicurezza” le barriere antitaccheggio. La merce rubata, del valore di circa 600 euro, è stata restituita all’avente diritto mentre lo straniero, che dovrà rispondere anche di inosservanza al decreto di espulsione dal territorio dello Stato italiano, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato associato presso la locale casa circondariale. 

TRIGGIANO: SORPRESI A “SBUCCIARE” CAVI ELETTRICI IN RAME. DENUNCIATI IN SEI 

I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Triggiano hanno denunciato in stato di libertà quattro giovani alla Procura della Repubblica di Bari, di ètà compresa tra i 23 e i 19 anni e due 17enni alla Procura della Repubblica per i Minorenni del capoluogo, tutti di Triggiano, con l’accusa ricettazione. La “squadra” è stata sorpresa dai militari in quella via Mario Pagano mentre si adoperava nello sguainare 13 kg di cavi elettrici in rame e trovata in possesso di ulteriori 10 kg ancora integri, il tutto sottoposto a sequestro. Sono tuttora in corso accertamenti volti a stabilirne l’appartenenza. 

RUTIGLIANO: DÀ GENERALITÀ FALSE. ARRESTATO CLANDESTINO ALBANESE 

I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Triggiano hanno arrestato un cittadino di origini albanesi di 28 anni, con l’accusa di falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità personale Lo straniero, fermato dai militari e sottoposto controllo in quella via D’Annunzio, nei pressi del mercato settimanale, ha fornito loro false generalità, esibendo come unico “documento” una tessera sanitaria. A questo punto si è reso necessario un controllo più approfondito, a seguito del quale è stata rilevata l’inesattezza del nominativo fornito e la vera identità, su cui, tra l’altro, pendeva un decreto di espulsione dal territorio dello Stato italiano. Per tale ragione il 28enne è stato altresì denunciato per inosservanza al provvedimento di espulsione. Tratto in arresto, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, l’albanese è stato condotto presso la locale casa circondariale.





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