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Bitetto (Ba). 2mila euro per restituire un’auto rubata. Arrestato su o.c.c. un 32enne

Una 'gazzella' dei cc. di Bitetto. (foto) ndr.

di Redazione

BITETTO (BA), 24 SET. - Ha preteso 2mila euro per restituire un’Alfa Romeo rubata. Si tratta del 32enne Domenico Cavalieri Foschini, di Bitetto, noto alle forze dell’ordine, arrestato in quel centro dai Carabinieri della locale Stazione in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica, per tentata estorsione. Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bari, hanno consentito di documentare come il 32enne, avuto notizia del furto dell’auto, abbia inizialmente contattato il proprietario per avanzargli proposta di “risarcimento” necessario per la restituzione del mezzo rubato, dietro la minaccia dell’incendio dello stesso. Quindi, evidentemente per timore di un interessamento dei carabinieri alla vicenda, abbia improvvisamente e in maniera definitiva tralasciato l’idea. Il veicolo, infatti, veniva ritrovato dai Carabinieri di Palo del Colle in quel territorio alcuni giorni dopo e completamente bruciata. 

BISCEGLIE: PERSEGUITA LA EX CONVIVENTE TENTANDO DI FOLGORARLA SOTTO LA DOCCIA. GERORGIANO ARRESTATO SU ORDINANZA DEL TRIBUNALE DI TRANI 

I Carabinieri della Tenenza di Bisceglie hanno arrestato un 36enne di origini georgiane con le accuse di atti persecutori, tentato omicidio, furto con strappo e violazione di domicilio, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Trani, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Le indagini hanno evidenziato come l’uomo, a partire dallo scorso mese di aprile, dopo la fine della convivenza con una connazionale 27enne, per motivi verosimilmente legati alla gelosia verso la donna, quasi tutti giorni era solito minacciare di morte e molestare ripetutamente la vittima. L’uomo si sarebbe reso responsabile di numerosi episodi intollerabili: appostamenti sotto l’abitazione con ingiurie e minacce, aggressioni, pedinamenti, incursioni notturne nell’abitazione e sul luogo di lavoro, fino al grave episodio del tentato omicidio della ragazza, avvenuto il 16 agosto scorso. Quel giorno, il 36enne, utilizzando le chiavi sottratte alla vittima il giorno prima, quando le rubò la borsa, s’intrufolò in casa dove, mentre la 27enne stava facendo una doccia, introdusse nel box un phon acceso collegato alla presa elettrica con l’intento di folgorarla, senza tuttavia riuscirci grazie reattività della malcapitata, che usciva dal vano doccia chiedendo aiuto ai vicini e mettendo in fuga il malfattore. Dopo l’arresto il 36enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, è stato associato presso la locale casa circondariale.





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