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Giuliano Amato giudice della Consulta, opposizione furiosa

Giuliano Amato. (foto) ndr.

di Redazione

ROMA, 12 SET. (AGI) - Giorgio Napolitano ha nominato giudice della Corte Costituzionale Giuliano Amato, in sostituzione del Professor Franco Gallo, il quale cessa dalle sue funzioni di Giudice e di Presidente della Corte Costituzionale il prossimo 16 settembre. Una decisione che ha fatto infuriare l'opposizione e gridare i grillini allo 'schifo'. M5S: VERGOGNA, AMATO RAPPRESENTA LO SCHIFO DELLA CASTA Su twitter e Facebook, il deputato 5 stelle Riccardo Fraccaro scrive: "Giorgio Napolitano ha nominato Giuliano Amato, ex tesoriere di Craxi e pensionato d'oro, giudice della Corte costituzionale. Ad insaputa della Costituzione". Rincara la dose Alessandro Di Battista: "Amato giudice della Corte Costituzionale? Evidentemente vogliono farci vergognare di essere italiani ma non ci riusciranno mai!". Va giu' ancora piu' pesante il deputato grillino Carlo Sibilia: "Giuliano Amato rappresenta degnamente lo schifo, il disgusto, l'indecenza, l'obbrobrio, l'orrore, il ribrezzo perpetrato negli anni dalla Casta politica italiana. Il 'Dottor Sottile', cosi' soprannominato dal suo amichetto Eugenio Scalfari, e' quanto di piu' lontano dal senso di legalita', moralita' ed etica che vorremmo vedere oggi nel nostro paese. Amato e' ex cassiere del Psi degli scandali craxiani. Amato e' il pensionato d'oro piu' famoso d'Italia". "Pensione maturata - scrive ancora Sibilia su Facebook - dopo aver combattuto strenuamente contro la svalutazione della lira che ci ha portato a prostrarci alle imposizioni truffaldine di Maastricht. Amato e' quello che dispose per decreto l'11 luglio del 1992 il prelievo forzoso del 6% dai conti correnti bancari per un 'interesse di straordinario rilievo'. Amato e' quello che nell'autunno dello stesso anno varo' una manovra finanziaria 'lacrime e sangue' da 93.000 miliardi di lire (contenente tagli di spesa e incrementi delle imposte), per frenare l'ascesa del deficit pubblico, e la prima riforma delle pensioni. Spero solo che il posizionamento di cotanta personalita' alla presidenza della Corte Costituzionale non sia il definitivo salvacondotto per il pregiudicato Berlusconi che magari riuscira' a portare alla consulta la questione di costituzionalita' della legge Severino e magari, ancora una volta, Amato fara' un cazzata". Sarcastica la senatrice Paola Taverna: "Ma che bella notizia... Il presidente del Senato Grasso ci comunica che Giuliano Amato e' il nuovo membro della Corte costituzionale. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha nominato l'ex premier giudice della Consulta in sostituzione di Franco Gallo che cessa dalle funzioni di giudice e di presidente della Corte il prossimo 16 settembre. Tutta gente nuova eh? Forse non gli bastava la pensione" scrive su Facebook. DI PIETRO, AMATO VARO' LA PRIMA LEGGE 'AD PERSONAM' "Giuliano Amato alla Corte Costituzionale? Quindi colui che, su ordine di Craxi, varo' la prima legge ad personam per permettere a Berlusconi di acquisire il monopolio televisivo. Fino a quando la storia e la verita' di questo paese dovranno essere umiliate?" scrive sulla sua pagina facebook il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. FURFARO (SEL), SCELTA AMATO FUORI DA PAESE REALE Una scelta "fuori dal Paese reale" DICE Marco Furfaro, responsabile immigrazione di Sel, commenta la decisione di Giorgio Napolitano di nominare Giuliano Amato alla Consulta. "Giuliano Amato nuovo giudice costituzionale - dice Furfaro - perche' ovviamente se lo merita, rappresenta il talento, la competenza, la schiena dritta dello Stato, l'imparzialita', il non aver mai ceduto a compromessi, mai vagliato leggi ad personam, mai preso una pensione indicibile o essere finito in tutte le partite dove destra e sinistra dovevano trovare un misero accordo". "Giuliano Amato, il simbolo dell'Italia che resta sempre a galla. Grazie Presidente per aver dato un altro buon esempio all'Italia che ci prova senza cedere ai ricatti. Quando poi avete voglia di scendere dalla sospensione a mezz'aria e mettere i piedi nel Paese reale fateci un fischio, cosi' vi presentiamo l'Italia", conclude. GELMINI, CONTRO AMATO SOLO I DILETTANTI ALLO SBARAGLIO In favore di Amato si pronuncia l'ex ministro dlel'Istruzione Mariastella Gelmini, vicecapogruppo vicario Pdl alla Camera. "Con Giuliano Amato il Presidente Napolitano ha indicato un esponente di quella cultura riformista che ha saputo combattere e battere i dogmatismi e i massimalismi della sinistra italiana molto prima della sua sconfitta storica con il crollo del comunismo. Capiamo quindi che questa nomina non piaccia ai dilettanti allo sbaraglio della politica ed ai nostalgici del giustizialismo, entrambi propugnatori di un'Italia divisa e governata non dalla politica ma da magistrati politicizzati". DI LELLO, RAGLI D'ASINO CONTRO AMATO E NAPOLITANO Sulla stessa linea il capogruppo a Montecitorio del PSI, Marco Di Lello. "Con la nomina di Giuliano Amato a giudice della Consulta, il presidente della Repubblica ha ancora una volta dato prova di grande equilibrio e saggezza" dice "Esponenti di Lega e Movimento 5 Stelle, formazioni dove non si trova alcuna traccia delle tante qualita' di Amato e di Napolitano, - sottolinea - si sono distinti nella solita campagna di ingiurie. Sappiamo che non verranno tenuti in alcun conto perche', come suol dirsi, 'i ragli dell'asino non arrivano al cielo'". "Le vaste competenze di Amato, un socialista di razza, - prosegue Di Lello - sono indiscutibili come altrettanto conosciuto e' il suo assoluto rispetto per le regole e lo spirito della democrazia liberale unitamente alla sua appassionata aderenza ai valori della liberta', della giustizia sociale, del progresso. Purtroppo non sono mancati anche in questa occasioni attacchi risibili sul piano personale".





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