Governo: Letta, sì buon senso "fiducia ai prossimi giorni"

E. Letta. (foto) ndr.

di Redazione

VENEZIA, 12 SET. (AGI) - Il premier Enrico Letta continua a guardare con "fiducia e serenita'" ai prossimi giorni, nella convinzione che "prevarra' il buonsenso". A spiegarlo lui stesso, nella conferenza stampa che sta seguendo il trilaterale con Slovenia e Croazia a Venezia. "Guardo con serenita' e fiducia ai prossimi giorni - ha detto rispondendo a una domanda sulle possibili conseguenze dei lavori della giunta per le elezioni del Senato sulla decadenza di Silvio Berlusconi - Prevarra' il buon senso, cio' che l'Italia puo' perdere mandando tutto a carte 48 e' chiaro a tutti gli italiani". Letta ha rivendicato di aver "sempre lavorato con tranquillita', serenita' e determinazione, sui temi e sulle cose", come l'appuntamento di oggi, dove "stiamo facendo una cosa molto utile per l'Italia e in particolare per il Nordest". "Tutti gli italiani e anche chi li rappresenta in Parlamento sanno quanto ci sara' di positivo su quello che stiamo facendo, in termini di riduzione di tasse, creazione di posti di lavoro. Volendo possiamo farci molto del male, l'Italia in passato l'ha fatto, ma io lavorero' perche' non ci si faccia molto del male". 

LETTA: ITALIA SMETTA DI GUARDARSI L'OMBELICO 

"L'Italia deve smettere di guardarsi l'ombelico e cooperare con i paesi vicini per ritrovare una leadership in europa e recuperare la sua storia". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Enrico Letta. "Basta guardarsi l'ombelico, dobbiamo giocare la partita con i Paesi a noi prossimi, Slovenia e Croazia per essere piu' forti nell'Ue", ha aggiunto. "I paesi nordici si incontrano, i baltici si incontrano, non siamo ospiti in Europa ma tutti protagonisti. Questa e' una direzione, una prospettiva , una sponda che a noi interessa moltissimo", ha proseguito il premier. "Si tratta anche di un recupero della nostra storia, l'Italia ha enormi opportunita' di avere un ruolo di leadership in Europa senza continuare a guardarsi solo l'ombelico". Letta ha auspicato anche che prossimamente entrino a far parte dell'Ue anche Bosnia e altri paesi balcanici.

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