Birra Morena - Birra Winner

Ultim'Ora

La FAI CISL Foggia sull’Authority Alimentare: «Riportate la questione nell'agenda politica»

La FAI CISL di Foggia -riunione- (foto) ndr

di Nico Baratta

FOGGIA, 06 SET. - La FAI CISL di Foggia torna decisa a parlare dell'Authority Alimentare, quell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Alimentare tanto voluta e mai concessa al capoluogo dauno. Una struttura “soffiata” sotto il naso ai politici locali inerti innanzi a tal occasione che avrebbe potuto partecipare alla svolta economica di un territorio che da anni soffre e non cresce. “Riportate la questione nell'agenda politica” è il monito di Franco Bombacigno, segretario provinciale della FAI CISL di Foggia rivolge al mondo istituzionale e politico dopo le ultime allarmanti vicende del recente sequestro operato dai NAS di prodotti alimentari –latticini-  che ha riguardato anche la provincia di Foggia.

“Dopo la scoperta da parte dei Nas di grandi quantitativi di alimenti adulterati in provincia di Foggia, è sempre più necessario riportare la questione dell’Authority alimentare tra le priorità dell’agenda politica”. E’ quanto afferma il segretario generale della Fai Cisl di Foggia, Franco Bambacigno, che condividendo le preoccupazioni dei consumatori torna a chiedere alla classe politica ed imprenditoriale di attivarsi per l’istituzione a Foggia dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Alimentare, “che doveva essere il fiore all’occhiello della Capitanata”, in quanto “dalle nostre parti ed in gran parte del Paese, vi è un forte sviluppo del comparto agro-alimentare che dev’essere tutelato a tutti i livelli. Innanzitutto, attraverso la perfetta tracciabilità dei prodotti alimentari, mediante la costituzione di un marchio a certificazione della provenienza e della qualità”. Il sindacato manifesta grande apprezzamento per l’operato dei Nas dei Carabinieri di Foggia, Bari e Taranto ed esprime altresì “preoccupazione non solo per la salute dei consumatori, ma anche per la sicurezza di lavoratori addetti, che potrebbero aver operato in ambienti insalubri e non conformi alle normative sulla sicurezza sul lavoro”. Per questo, la Fai di Foggia è fortemente convinta che “con la predisposizione del marchio di qualità si possa anche incrementare una più alta specializzazione dei lavoratori, la stessa sicurezza sui luoghi di lavoro e le fondamentali tutele igienico-sanitarie per i consumatori. Inoltre, la certezza sulla provenienza del prodotto eviterebbe che generi alimentari non prodotti nel nostro Paese – conclude la Fai Cisl – vengano immessi sul mercato come prodotti italiani, come troppo spesso accade”.

Nessun commento