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Lecce. Una firma contro la vivisezione sugli animali

La locandina dell'evento. (foto) ndr.
L’Assessorato all’Ambiente aderisce alla campagna di sensibilizzazione Stop Vivisection. Si comincia domani, a partire dalle ore 17, in piazza Sant’Oronzo 

di Redazione

LECCE, 13 SET. - A partire da domani sabato 14 e fino al prossimo 24 settembre, in Piazza Sant’Oronzo, tutti i giorni, dalle 17 alle 21, sarà possibile apporre la propria firma per dire no alla vivisezione sugli animali. L’assessorato all’Ambiente di Andrea Guido, infatti, avvalendosi della collaborazione dell’Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente A.N.T.A. Puglia – Sezione di Lecce e della Cooperativa Terradimezzo, ha inteso dare il proprio contributo all’iniziativa popolare Stop Vivisection, già avviata in provincia dalla Comunità Militante Andare Oltre di Nardò. Grazie a questa iniziativa, con un milione di firme i cittadini europei possono partecipare in prima persona all’attività legislativa dell’Unione Europea dando la possibilità ai cittadini di esprimere il proprio NO alla sperimentazione animale e di richiedere con forza un percorso scientificamente avanzato, a tutela degli esseri umani e dei diritti degli animali. Stop Vivisection, tecnicamente, infatti, intende sollecitare la Commissione europea ad abrogare la direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici e a presentare una nuova proposta che abolisca l'uso della sperimentazione su animali, rendendo nel contempo obbligatorio, per la ricerca biomedica e tossicologica, l'uso di dati specifici per la specie umana. “L’articolo 13 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea – ha spiegato l’assessore Andrea Guido - stabilisce che l'Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze e del benessere degli animali in quanto esseri senzienti. Questo riconoscimento ufficiale porta in sé l'obbligo morale di rispettare i diritti fondamentali degli animali, che devono pertanto essere riconosciuti come una priorità dall'Unione europea e dai suoi Stati membri, e tutelati attraverso un coerente quadro legislativo comunitario. Da questo punto di vista, la sperimentazione animale (o vivisezione) è senza alcun dubbio una pratica inaccettabile, in quanto impone illimitato dolore e sofferenza a esseri senzienti e senza difesa”. “Chiediamo alla Commissione Europea l’abrogazione della direttiva 2010/63/UE – ha concluso l’assessore Andrea Guido - con la presentazione di una nuova proposta di direttiva che sia finalizzata al definitivo superamento della sperimentazione animale e che renda obbligatorio, per la ricerca biomedica e tossicologica, l’utilizzo di dati specifici per la specie umana in luogo dei dati ottenuti su animali”.





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