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Modena. Festival della filosofia: “tiratardi” fino a mattina

Giovani al festival della Filosofia. (foto) ndr.

di Redazione

MODENA, 13 SET. - Lezioni magistrali, mostre, concerti, film e giochi, ma anche spettacoli e cene filosofiche, dibattiti e dj-set fino a notte: il festivalfilosofia prosegue a Modena, Carpi e Sassuolo fino a domenica 15 settembre. Ferry, Rodotà, Augè, Bauman, Cacciari, Bodei e Wulf tra i filosofi protagonisti della giornata di domani. Capossela e Valduga portano in scena la loro declinazione sull'“amare”. Col “Tiratardi” appuntamenti non-stop per nottambuli nelle tre città Modena, Carpi, Sassuolo, 13 settembre – Non c'è maggiore invito all'amore che amare per primi (Agostino, Catechizzare i semplici). Per tutti coloro che vogliono approfondire il concetto dell’ “amare” in tutti i diversi aspetti se ne parla ancora nelle piazze di Modena, Carpi e Sassuolo fino a domenica 15 settembre. La giornata di domani comincia con le lezioni magistrali affidate a grandi nomi del pensiero contemporaneo: Turnaturi, Pulcini, Rodotà, Ferry, Portinaro. Si prosegue fino all’alba con il Tiratardi, la non-stop notturna del festivalfilosofia. Sono in programma appuntamenti con artisti importanti come Vinicio Capossela, Patrizia Valduga e il Roberto Gatto Quintet. Programma filosofico di domani, sabato 14 settembre Sabato mattina sono previste sei lezioni magistrali: Cristina Bianchetti prenderà in esame i mutamenti che incidono sulle pratiche dell’abitare, modificando le pratiche di consumo degli spazi di vita all’insegna di una diversa configurazione tra pubblico e privato che determina nuove modalità di condivisione anche nei contesti domestici (Modena, Piazza XX Settembre, ore 10.00), seguita da Stefano Rodotà, che analizzerà le vicende del matrimonio, preso tra le sue molteplici trasformazioni sul piano giuridico (Modena, Piazza Grande, ore 11.30). A Carpi Elena Pulcini rilegge la categoria di cura in termini di manifestazione concreta e simbolica dell’essere-con-l’altro, costeggiando la tematica del dono ed estendendosi dalla sfera privata a quella pubblica e politica (Carpi, Piazzale Re Astolfo, ore 10). Pier Paolo Portinaro discute invece dell’uso della risorsa cicatrizzante del perdono per fondare una giustizia riconciliativa e trovare un varco tra clemenza e vendetta (Carpi, Piazzale Re Astolfo, ore 11,30). A Sassuolo Gabriella Turnaturi segnala la necessità di ricostruirne grammatiche, sintassi e rituali, anche per fare fronte alla tensione che il discorso della libertà individuale introduce nell’esperienza del tradimento (Sassuolo, Piazzale Avanzini, ore 10), seguita da Luc Ferry, che tratta dell’avvento del “matrimonio d’amore” (Sassuolo, Piazza Garibaldi, ore 11,30). Il programma filosofico della giornata di sabato prosegue nel pomeriggio a Modena con Michela Marzano, che rinvierà alle esigenze di fedeltà intrinseche nella relazione d’amore intesa come spazio di accoglienza e di condivisione (Modena, Piazza XX Settembre, ore 15). Grandi diagnosi di matrice sociologica o antropologica vi porteranno uno sguardo “da fuori” che chiama in causa il carattere complessivo della Modernità capitalistica insistendo tanto sul suo ruolo nella fragilizzazione dei soggetti e dei legami amorosi (in un inedito “duetto” tra Zygmunt Bauman e Aleksandra Kania Carpi, Piazzale Re Astolfo, ore 18), quanto sui suoi effetti in termini di nuove solitudini e infelicità, su cui si soffermerà Marc Augé, membro del Comitato scientifico del Consorzio per il festival filosofia (Modena, Piazza Grande, ore 16.30). Il ravvicinamento tra soggetti insito nell’esperienza dell’amicizia sarà viceversa al centro della lezione di Salvatore Natoli (Modena, Piazza Grande, ore 18). A Carpi Luigi Zoja parlerà del centauro, che in quanto ancestrale rimosso animale è matrice della natura scissa dell’identità maschile (Carpi, Piazzale Re Astolfo, ore 15), mentre Christoph Wulf tratterà della ritualità collettiva (Carpi, Piazza Martiri, ore 16.30), seguito da Bauman. E la philo-sophia? Come intendere ancora il tratto erotico che la connota fin dalle origini? L’interrogazione attraverserà l’intero programma, condensandosi specificamente in nuove riflessioni rivolte a comprendere che tipo di amore essa sia e per quale tipo di sapere (come farà Massimo Cacciari, a Sassuolo, Piazza Garibaldi, ore 16,30). Remo Bodei, presidente del Comitato scientifico del Consorzio per il festivalfilosofia tratterà la preliminare definizione delle forze in campo e convocherà le principali strategie teoriche volte a “riabilitare le passioni”, mettendone in luce il carattere di costituenti della coscienza (Sassuolo, Piazza Garibaldi, ore 18.00). Gli appuntamenti con i filosofi proseguono anche sabato sera: la sezione su “l’amore intransitivo” insegue l’oscillazione di Eros laddove manifesta la sua disposizione distruttiva e possessiva o dove resta incagliato nelle proprie proiezioni fantasmatiche senza cogliere l’amato come soggetto, tema di cui tratterà Marco Vozza (Modena, Piazza XX settembre, ore 20,30). Franco La Cecla ricostruisce i significati socialmente condivisi per l’esperienza dei congedi amorosi (Carpi, Piazzale Re Astolfo, ore 20,30), mentre a Sassuolo Maura Franchi affronta la realtà ipermoderna delle relazioni online, che sembra segnalare una possibilità inedita, e a doppia faccia, di esprimersi come soggetti di desiderio (Sassuolo, Piazzale Avanzini, ore 20,30). Tra gli appuntamenti più attesi del Tiratardi, la non-stop notturna del festivalfilosofia, a Modena c’è senz’altro quello con Vinicio Capossela che presenterà “Bestiario d’amore”, un’opera totale appositamente prodotta per il festivalfilosofia (Modena, Piazza Grande, sabato 14, ore 21) la cui matrice, per gli illusionismi testuali e musicali, è la fantasmagoria di amori infelici e le allegoriche associazioni simboliche con animali reali e fantastici de Li bestiaires d’amours, opera del XII secolo di messer Richart de Fornival. Parimenti i versi di Lezione d’amore o le Quartine nel reading di Patrizia Valduga dicono senza reticenza l’allucinata fantasia e le intime metamorfosi di una sopraffazione erotica al tempo stesso naturale e inaudita (Modena, Palazzo Santa Margherita, sabato 14 settembre, ore 21). Mentre il repertorio di love songs di autori come Miles Davis e John Coltrane è al centro dell’omaggio che il Roberto Gatto Quintet dedica a un momento cruciale della storia della musica, quando la cultura afro-americana è stata rivoluzionata da queste grandi personalità del jazz: “A love supreme” (Carpi, Piazza Martiri, sabato 14, ore 22). Inoltre sono più di 30 le mostre proposte in occasione del festival: tra cui una grande retrospettiva dedicata al fotografo americano Walter Chappell, una mostra sui temi amorosi nei dipinti del Barocco emiliano, una su John Lennon artista visivo e performer (con il sostegno di Gruppo Hera), una sull’agape contemporanea con opere, tra gli altri, di Nitsch e Beuys (con il sostegno di Banca Interprovinciale), una di figurine sulla meraviglia dell’amore, l’esposizione in prima assoluta delle spoglie mano nella mano di due amanti rinvenuti in una tomba d’epoca romana, le xilografie di Mimmo Paladino e un intervento di street art di ericailcane e Bastardilla (con il sostegno di Confindustria Modena – Gruppo Giovani Imprenditori). Accanto a pranzi e cene filosofici ideati dall’Accademico dei Lincei Tullio Gregory per i circa settanta ristoranti ed enoteche delle tre città, nella notte di domani gallerie e musei saranno aperti fino alle ore piccole.





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