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Letta assicura: prevarrà stabilità piano per taglio tasse sul lavoro

Enrico Letta. (foto Agi) ndr.

di Redazione

ROMA, 24 SET. (AGI) - Crescita' e stabilita': sono queste le parole d'ordine che, da New York, Enrico Letta ha voluto sottolineare nel suo intervento al Council of Foreign Relations. Annunciando "una grande piano per ridurre l'imposizione fiscale sul lavoro", il premier si e' mostrato ottimista per le prospettive di crescita in Italia e per la tenuta del governo, dicendosi certo che "la stabilita' prevarra'". Letta ha anche affrontato le grandi tematiche relative all'Europa, a partire dalle prospettive dell'Ue. "L'Unione europea ha bisogno di una nuova governance, per obiettivi e per idee, per riscriverne il futuro e legittimazione", ha sottolineato nel suo intervento in inglese, avvertendo che "dobbiamo evitare il 'decisionismo lento" per dare "risposte rapide, senza aspettare una decisione arrivi dopo 30 vertici, e magari sia quella di Draghi". Il premier ha ricordato che questa sfida sara' uno dei terreni di confronto in occasione del semestre di turno di Presidenza Ue nel corso del quale, ha rilanciato, "dobbiamo adottare misure molto importanti". "Dopo le elezioni tedesche non ci sono piu' alibi" e dunque, in Europa "dobbiamo mettere al centro la crescita". Letta e' comunque tornato a dirsi "ottimista per le prospettive di crescita in Italia" e ha annunciato che verra' ridotta la pressione fiscale sul lavoro. L'ormai prossima Legge di Stabilita', ha anticipato, conterra' "un grande piano per diminuire l'imposizione fiscale sul lavoro" e uno relativo alle privatizzazioni. Il presidente del Consiglio ha ribadito davanti al Council on Foreign Relations di New York la sua convizione che la decisione sulla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore non influira' sulla tenuta del governo. "So che nei media globali Berlusconi e' uno dei temi preferiti", ha dichiarato rispondendo a una domanda del moderatore, "devo dire che sono certo che troveremo soluzioni nel rispetto del diritto e sono certo che la stabilita' prevarra'". "Ovviamente servono riforme anche nella giustizia penale. C'e' bisogno di riforme, della giustizia penale e civile, non per risolvere i problemi di Berlusconi, ma perche' ce n'e' bisogno per il nostro Paese", ha concluso.





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