Taranto. Corpo Forestale dello Stato: disboscamento abusivo in agro di Mottola
Il CfS in agro Mottola. (foto CfS) ndr. |
di Redazione
BARI, 3 OTT. - Il Corpo Forestale dello Stato - Comando Stazione di Mottola ha sequestrato una vasta area che era stata disboscata allo scopo di denudare il terreno e di potervi successivamente impiantare una piantagione di alberi da frutto.
L’area in questione, della superficie, di circa 10 ettari, è ubicata in località “Terre Nuove” del comune di Mottola e rientra in un complesso boscato di ampie proporzioni interessato da querceti misti; l’operazione di disboscamento, condotta senza la benché minima autorizzazione, è consistita nello svellimento di decine di alberi secolari di Fragno e Roverella d’alto fusto e nel successivo dissodamento del terreno.
Per evitare che il reato fosse portato ad ulteriori conseguenza, con il prevedibile abbattimento non autorizzato di ulteriori superfici boscate al fine di disporre di terra da adibire alle colture agricole, gli agenti di Mottola hanno provveduto immediatamente a porre sotto sequestro l’area, preservandola così da ulteriori abusi.
Il socio amministratore, nonché Legale Rappresentante della Società agricola proprietaria dei terreni su cui sorge il bosco – Società attiva esportatrice di prodotti agricoli sul mercato europeo -, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria.
L’azione compiuta comporta svariati illeciti, in quanto l’area sulla quale sorge il complesso boscato rientra fra le aree dichiarate di notevole interesse pubblico ai sensi della L.1497/39 (“Protezione delle bellezze naturali”) ed in quanto tale è assoggettato ad una rigorosa normativa, come ad es. la necessità dell’autorizzazione rilasciata ai sensi del cosiddetto Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui alla L.42/2004, che prevede, in caso di infrazione, il ricorso a sanzioni penali. Inoltre, la zona, rientrante nei siti individuati da “Natura 2000”, è ritenuta di particolare valenza naturalistica,in quanto essa è stata individuata tanto come area “S.I.C.” (Sito di Interesse Comunitario) che come “Z.P.S.” (Zona di Protezione Speciale) ed in quanto tale assoggettata a molteplici vincoli e divieti.
Si tratta insomma di un’area sulla quale gravano normative molto rigorose, sulla quale non è pensabile di effettuare alcun tipo di modifica.
Ad appesantire ulteriormente l’atto compiuto dal responsabile, il bosco tagliato era costituito in gran parte da alberi appartenenti ad una specie, caratterizzata dall’avere una diffusione puntiforme ed estremamente localizzata in Italia, che nel Tarantino forma i più notevoli complessi boscati esistenti sul territorio nazionale: il Fragno. Si tratta di una Quercia, diffusa nelle terre emerse che si affacciano sul Mediterraneo orientale (Turchia, Grecia, Albania), che vede nei popolamenti tarantini e lucani l’estremo limite occidentale della sua distribuzione a livello mondiale e che rende pertanto unici e meritevoli di un’estrema protezione i boschi tarantini in cui essa è presente.
È grazie al pronto intervento del personale del Comando Stazione Forestale di Mottola se nel bosco in località “Terre Nuove” lo scempio ai danni di questi rara specie arborea è stato limitato nello spazio e – si spera – destinato a risolversi rapidamente, con la naturale tendenza all’espansione della specie.
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