Una piccola impresa meridionale - Un film di Rocco Papaleo
![]() |
La locandina del film. (foto) ndr. |
di Redazione
BARI, 10 NOV. - Una piccola impresa meridionale è un film del 2013 diretto da Rocco Papaleo. Il film è ispirato al romanzo omonimo scritto dallo stesso Papaleo. Un ex prete, don Costantino, viene confinato da sua madre affinché non si sappia il motivo della sua svestizione. La donna, infatti, ha già uno scandalo da tenere a bada: sua figlia Rosa Maria ha lasciato il marito Arturo ed è fuggita con un misterioso amante. Il vecchio faro in disuso, appartenente alla famiglia di Costantino, dovrebbe garantire all'ex prete l'isolamento. Invece attira l'attenzione di tutti, trasformandosi col tempo in un "refugium peccatorum". Dopo Costantino infatti vi giungono un'ex prostituta, Magnolia, il cognato Arturo e infine una stravagante ditta di ristrutturazioni chiamata per riparare il tetto. I protagonisti saranno tutti chiamati, a quel punto, a ricostruire il proprio futuro. La canzone principale della colonna sonora è Dove cadono i fulmini di Erica Mou, tratta dall'album Contro le onde e inserita nell'EP omonimo pubblicato due giorni prima l'uscita del film. Bene, è con questa guida musicale che Papaleo, insieme allo sceneggiatore Valter Lupo, ha scritto e poi interpretato Una piccola impresa meridionale, componendo il quadro con variazioni progressive di temi aggiuntivi, personaggi che si uniscono all'impresa, ognuno con una sua voce e melodia. È così che in maniera più sotterranea gli elementi vanno a congiungersi in un Bolero sudista un po' squinternato che trova e perde i pezzi ad ogni voltar di pagina. Rispetto a Basilicata coast to coast, film erratico e scomposto, road movie musicale ed esistenziale, canzone scanzonata orecchiabile ma non ripetitiva, Una piccola impresa meridionale ha un'intenzionalità più dichiarata, una partitura dalla scrittura più evidente, anche se tradita da cedimenti improvvisi di fughe e assoli. Immobile il film ondeggia, come lo sfondo marino dietro il suo faro statuario. Mobile è l'intenzione narrativa, rigida è la sua messa in scena. Statica è l'ambientazione (tutto si svolge dentro e fuori dal faro), dinamica è l'entrata dei personaggi che si agitano intorno a quel simbolo dell'isolamento e della solitudine come per esorcizzarne il mandato. Papaleo è un cantastorie ondivago, ti prende per mano e poi ti lascia, ti guida e poi ti abbandona, suona una partitura e poi si perde nella sua variazione, e questo movimento alterno un po' ci piace e un po' ci delude.Il film è stato prodotto da Paco Cinematografica in associazione con Warner Bros. Entertainment Italia e realizzato con il sostegno di Regione Lazio e Sardegna Film Commission. È uscito nelle sale italiane il 17 ottobre 2013.
***Questo Spazio pubblicità è in vendita***
Nessun commento