Ligresti. Grillo: Colle e Letta zitti per non essere travolti
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Bepper Grillo. (foto Asca) ndr. |
di Redazione
ROMA, 2 NOV. (ASCA) - ''Nessun monito da parte di Napolitano per questo scandalo per l'ingerenza di un ministro su una detenzione, avvenuta grazie a rapporti di lunga data con Ligresti. Non un fiato da Capitan Findus Letta. Hanno paura di essere travolti e credono che il silenzio li salvera', ma sono gia' condannati''. E' quanto si legge in un post pubblicato questa mattina sul blog del leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo. ''La Idem - si legge nel post dal titolo 'Mozione di sfiducia per la Cancellieri' - a causa dell'Ici non pagata ha dato le dimissioni in dieci giorni. La Cancellieri forse non le dara' mai. Il motivo e' semplice. La Cancellieri fa parte di quel mondo composto da politici, banchieri, istituzioni, finanzieri, inestricabile come una foresta pietrificata''. ''Di fronte ad un'indagine ancora in corso, gli elementi a disposizione della magistratura richiedono un chiarimento su quanto sia davvero accaduto, e il solo sospetto che un Ministro della Giustizia possa aver ricevuto ed esercitato pressioni, e' un'ombra di cui un membro delle istituzioni non si puo' vestire. D'altra parte - si legge ancora nel post - siamo memori di un caso, avvenuto nella scorsa legislatura, e riguardante un Presidente del Consiglio dei Ministri e la Questura di Milano che puo' sembrare molto simile alla situazione in questione. Un Ministro della Giustizia che si sia lasciato condizionare nel suo operato dai suoi rapporti personali con la famiglia Ligresti - e dai rapporti economici poco chiari del figlio - agendo, oltretutto, con una marcata disparita' di trattamento verso gli altri detenuti 'non eccellenti', ed utilizzando i magistrati che operano all'interno del ministero, e' un'ombra indelebile sulla sua figura istituzionale da un punto di vista etico, morale e politico. Per tutti questi motivi, visti gli articoli 94 della Costituzione e 115 del Regolamento della Camera dei deputati; esprime sfiducia al Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri e lo impegna a rassegnare le dimissioni''.
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