Il killer di Los Angeles "voleva una strage", rischia la pena di morte
Le immagini della cattura. (foto Agi) ndr. |
di Redazione
LOS ANGELES, 3 NOV. (AGI) - Rischia la pena di morte Paul Anthony Ciancia, il 23enne che ha sparato con un fucile semi-automatico all'aeroporto di Los Angeles, uccidendo un agente e ferendo altre tre persone. Il giovane e' stato infatti incriminato per omicidio di un ufficiale federale e atti violenti in un aeroporto internazionale , ha reso noto il procuratore Andre Birotte. L'Fbi ha reso noto che nell'appunto che gli e' stato trovato addosso, Ciancia sosteneva di voler fare una strage uccidendo "piu'" agenti della Transportation Security Agency. Il procuratore ha riferito dettagli agghiaccianti sull'azione di Ciancia. In particolare, dopo aver sparato all'agente della Tsa Fernando Hernandez, 39 anni, si e' accorto dall'ascensore con cui stava salendo al livello superiore che ancora si muoveva. Cosi' e' tornato giu' e gli ha sparato di nuovo, finendolo. Poi e' andato in giro per il terminal sparando ad altre quattro persone, tra cui due agenti della Tsa. Proprio gli uomini della Tsa, l'agenzia per la sicurezza dei trasporti creata dopo l'11 settembre, erano il suo obiettivo principale. Dall'appunto che aveva con se' emerge che "aveva fatto una scelta consapevole di uccidere piu' dipendenti della Tsa", ha riferito il capo dell'Fbi di Los Angeles, David Bowdich. "Nella nota scritta a mano e firmata, annunciava questa sua determinazione". "A un certo punto si rivolge agli agenti e afferma che vuole 'instillare la paura nelle loro menti traditrici'", ha riferito Bodwich.
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