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Economia. Allarme disoccupazione giovanile: a Roma il prossimo vertice Ue

Angela Merkel e Il Presidente Letta. (foto Agi) ndr.

di Redazione

PARIGI, 12 NOV. (AGI) - Dopo un primo incontro a Berlino in luglio, organizzato dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, e il secondo di oggi, in cui 24 dei 28 capi di Stato e di governo Ue sono stati ospiti, con i vertici dell'Unione europea, del presidente della Repubblica francese Francois Hollande (fra gli assenti il primo ministro inglese David Cameron), la terza conferenza sull'occupazione giovanile si terra' a Roma, probabilmente nell'aprile prossimo. "E' "una grande occasione - ha detto al termine del vertice di Parigi il presidente del Consiglio Enrico Letta - un grande gesto di fiducia nei confronti dell'Italia. Lla disoccupazione giovanile e' l'incubo nazionale ma anche il grande tema europeo". Secondo gli ultimi dati Eurostat, il problema della mancanza di lavoro riguarda 5,6 milioni di giovani sotto i 25 anni in tutta l'Unione, pari a un tasso del 23,5% che sale al 24,1% nell'Eurozona, mentre in Italia e' al 40,4% e supera il 50% in Spagna e Grecia. L'occasione deve essere sfruttata, ha detto Letta, "al massimo, a partire dalle conclusioni di questa conferenza", con un'"accelerazione da dare a molte decisioni prese". a partire dalle conclusioni di oggi". Queste, ha riepilogato il padrone di casa Francois Hollande, prevedono che nei prossimi due anni la garanzia giovani, secondo cui nessuno puo' restare senza lavoro per piu' di 4 mesi dopo il conseguimento di un diploma, dovra' essere attuata attraverso programmi di formazione e apprendistato, l'inserimento nel mercato del lavoro e il sostegno alla creazione di nuove attivita' e imprese. In gioco, secondo Hollande "c'e' il futuro di una generazione che dubita e in alcuni casi dispera" e "la mobilitazione deve essere all'altezza di questa sfida". Il presidente della Commissione Ue Jose' Manuel Barroso ha richiamato gli Stati a presentare "urgentemente" i piani di attuazione della garanzia giovani, ricordando con il presidente del Consiglio Herman Van Rompuy che la competenza sul mercato del lavoro e' nazionale e l'Europa puo' solo avere un ruolo di coordinamento e stimolo. Il piano europeo, approvato la scorsa primavera sotto la pressione di dati sulla disoccupazione che aumentavano di entita' di mese in mese, prevede lo stanziamento di 6 miliardi nel 2014 e 2015. Per quanto riguarda l'Italia, avra' diritto a poco piu' di 530 milioni di fondi europei, disponibili a partire dal primo gennaio prossimo, a condizione che il governo presenti in tempo un piano di attuazione ben preciso. Oggi a Parigi il ministro del Lavoro Enrico Giovannini ha detto che il piano sara' trasmesso a Bruxelles entro la fine del mese. L'Italia, con il suo tasso di disoccupazione giovanile del 40,4%, e' fra i 20 paesi che hanno diritto ai fondi Ue perche' alcune delle loro regioni hanno una quota di disoccupati sotto i 25 anni superiore al 25%. In Italia le regioni coinvolte sono 18, dalla Valle d'Aosta alla Sicilia, con le sole eccezioni di Veneto e Trentino Alto Adige.





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