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Molfetta (Ba). La natura capace di emozionare

Attimi precedenti alla liberazione. (foto P.C.) ndr.

di Paola Copertino

MOLFETTA (BA), 9 NOV. - Il mare, il sole, uno splendido e caldo pomeriggio autunnale, un cielo azzurro, una tartaruga caretta -caretta e una allegra atmosfera possono regalare emozioni, far commuovere e provare una felicità mai provata ad un gruppo di disabili che, insieme ai loro accompagnatori hanno potuto vivere momenti che sicuramente porteranno nel cuore. Grazie al comandante del compartimento marittimo di Molfetta, il comandante di fregata Alessandro Ducci,al comandante della motovedetta,il sottocapo Natale Cortese, agli uomini della Guardia Costiera, all’armatore Luigi Del Vescovo, amante del mare, che ha messo a disposizione il suo natante e a Pasquale Salvemini, responsabile del Centro Recupero Tartarughe di Molfetta, è stato possibile per sette persone diversamente abili appartenenti all’ UNITALSI di Molfetta assistere per la prima volta ad una liberazione in mare di una tartaruga. L’ esemplare di caretta – caretta di media stazza è stato recuperato da un peschereccio al largo di Barletta; per alcune settimane è stato amorevolmente curato ed alimentato presso il Centro molfettese e quando il responsabile e i volontari si sono resi conto che era perfettamente guarito e in grado di riprendere il largo,hanno fissato la data della sua liberazione, questa volta con ospiti speciali. E’ stato veramente emozionante assistere al ritorno in mare dell’ esemplare di tartaruga visto con i loro occhi, di chi non può avvicinarsi normalmente al mare o lo fa con difficoltà a causa di una sedia a rotelle o della sua disabilità. Ti si apriva il cuore a guardare i loro occhi che brillavano di gioia, all’ entusiasmo che esprimevano quando chiedevano di poter toccare il carapace della tartaruga, alle domande ingenue , ma cariche di curiosità, all’ esplosione di felicità nel momento in cui la nostra protagonista, imbarcata sul motoscafo, è stata issata dal contenitore e ha iniziato ad agitare le pinne. Con grande professionalità e competenza, gli accompagnatori dell’ Unitalsi e gli uomini della Guardia Costiera, hanno salito a bordo le carrozzine e accompagnato sul mezzo il disabili, seguendo con attenzione ogni loro movimento. Durante la breve traversata non facevano che dimostrare la loro felicità salutando noi che eravamo sull’ altra imbarcazioni, mentre venivano accarezzati da un piacevole venticello per essere ottobre, sensazione da loro mai provata. Il responsabile del Centro Recupero Tartarughe si è detto ancora una volta orgoglioso per la grande sensibilità riscontrata dai pescatori che, appena avvistano una tartaruga in difficoltà, avvisano la Capitaneria di Porto e lui, permettendo di salvare tanti esemplari, cosa che prima non avveniva. Un ringraziamento particolare è poi stato rivolto al comandante Ducci per la sua disponibilità. Durante la traversata, a cui erano presenti giornalisti e cameraman, è stato realizzato anche un video per partecipare al progetto della Rai che chiedeva di immortalare con le telecamere alcuni istanti di vita comune degli italiani. Quale momento più bello da immortalare di quello in cui le pinne della tartaruga accarezzano il mare, la testuggine comincia ad agitarsi perché sente il richiamo dell’ acqua e contemporaneamente vedi un sorriso semplice che ti riempie il cuore e ti riconcilia con la vita sul volto di chi non ha mai provato certe emozioni? In quel momento ti senti di far parte dell’ Universo, di qualcosa di grande, di un progetto voluto da un essere superiore ed apprezzi la bellezza del creato che spesso diamo per scontata, vista la vita frenetica che conduciamo. Anche la liberazione di una tartaruga può fare riflettere, eccome…





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