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Berlusconi e Pd-M5S su rif. voto; punta su 'volto' Fiori

Silvio Berlusconi. (foto Agi) ndr.

di Redazione

ROMA, 5 DIC. (AGI) - Non restare all'angolo, ma giocare d'anticipo e mantenere un ruolo tra gli attori principali che riscriveranno la legge elettorale. Silvio Berlusconi non ha mai nascosto la sua predilezione per il sistema attuale, magari opportunamente modificato sulla parte relativa al premio di maggioranza. D'altra parte, nelle ultime settimane i sondaggi parlano chiaro: la nascita di Ncd sta favorendo la coalizione di centrodestra che, seppur di un punto percentuale o poco piu', e' in vantaggio rispetto al centrosinistra. Da qui la scelta di non brandire l'ascia di guerra nei confronti di Alfano e dei suoi e l'invito rivolto agli azzurri di non sparare a zero contro i 'cugini' del Nuovo Centrodestra. Perche', e' il ragionamento, le elezioni potrebbero non essere poi cosi' lontane ed e' quindi meglio non aprire adesso fronti che potrebbero rivelarsi controproducenti proprio in vista del ritorno alle urne. Ma il Cavaliere, allo stesso tempo, e' pronto a fare buon visto a cattivo gioco pur di evitare che in Parlamento si crei un asse tra Pd e M5S a favore di una legge elettorale che favorisca i democratici e i grillini. Ecco spiegata l'apertura, ribadita anche ieri, verso il Mattarellum, sistema che certo non e' considerato dall'ex premier tra i migliori, ma dopo tutto - e' il ragionamento - premia i due partiti maggiori, quindi Pd e FI. Quanto al capitolo riforme, Berlusconi e' intenzionato ad usare la modifica della Costituzione come 'contropartita' per ottenere la riforma della giustizia, come ha chiaramente detto ieri alla presentazione del libro di Vespa. Non solo. La strategia di appoggiare la richiesta renziana di spostare l'iter della riforma elettorale dal Senato alla Camera e di cercare l'intesa con il Pd risponde anche all'obiettivo di 'destabilizzare' l'attuale maggioranza. Si', perche' - viene spiegato da fonti azzurre - se da un lato Berlusconi non intende scatenare l'offensiva contro Alfano e gli alfaniani, dall'altro lato, mettere in difficolta' il Nuovo Centrodestra sulla legge elettorale equivale a creare problemi a Letta e al suo esecutivo. E di fatti, Ncd ha subito alzato la voce, sia contro Grasso ("se si piega ai diktat reagiremo", e' l'avvertimento lanciato dal capogruppo Sacconi), sia nei confronti dello stesso Letta e di Renzi, chiarendo che il governo sta in piedi grazie a Ncd e quindi premier e Pd si possono scordare 'maggioranze variabili' sulla riforma elettorale senza fare i conti con gli alfaniani. Intanto, Berlusconi prepara la convention di domenica, nel tentativo di 'oscurare' o per lo meno 'tamponare' la portata mediatica delle primarie democrat e la vittoria di Renzi. Oggi al partito il Cavaliere ha presieduto una riunione operativa sul lancio ufficiale dei primi mille club 'Forza Silvio'. Progetto che sta, riferiscono i fedelissimi, molto a cuore all'ex premier, attualmente piu' proiettato sulle sue nuove 'creature' che sull'organizzazione del partito, tasto dolente che rischia di creare dissapori e divisioni interne. Meglio puntare tutto sul rilancio del movimento a livello territoriale e di immagine, attraverso i club che porteranno il suo nome e che, e' la convinzione, serviranno a 'svecchiare' il partito. Domenica, quindi, spazio alle facce nuove, ai giovani. Dal palco dell'Auditorium della Conciliazione dovrebbe parlare solo Berlusconi, poi largo ai promotori dei club disseminati sul territorio. Ma, viene spiegato, sara' soprattutto il giorno del battesimo nell'agone politico di Marcello Fiori, l'uomo macchina del progetto dei club. Fino all'ultimo, poi, il Cavaliere spera che Toti - attuale direttore del Tg4 - cancelli i dubbi e si lanci anche lui in quella che l'ex premier definisce con i fedelissimi 'la nuova grande avventura che ci portera' a vincere di nuovo'. Nella riunione pomeridiana al partito, viene riferito, si e' discusso dell'opportunita' o meno della presenza dei parlamentari. Ci saranno, viene spiegato, ma in un ruolo un po' defilato. L'intenzione del Cavaliere, del resto, e' 'competere' con l'immagine giovane e nuova di Renzi che nello stesso giorno sara' eletto segretario del Pd. Non possiamo presentarci, sarebbe stata l'obiezione sollevata da Berlusconi, come un vecchio partito con i vecchi riti. Come da tradizione consolidata, non manchera' la distribuzione di un apposito 'kit' ai responsabili dei club, con tanto di vademecum sui 7 compiti affidati ai club (dal preparare le 'sentinelle del voto' al promuovere iniziative e corsi di formazione politica).





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