Estero. Obama scherza sulle figlie "scortate" e parte per le Hawaii
Barack Obama. (foto Agi) ndr. |
di Redazione
WASHINGTON, 21 DIC. (AGI) - L'avvicinarsi delle sue figlie all'eta' dei primi appuntamenti con i ragazzi non impensierisce Barack Obama che, a differenza di altri genitori, puo' contare su una sorveglianza molto piu' efficace. Le due figlie del presidente americano, la 15enne Malia e la piu' giovane Sasha, di 12, sono "molto giudiziose", ha sottolineato lui stesso, nel corso di un'intervista televisiva nel talkshow di Steve Harvey.
E poi, ha aggiunto sorridendo, "ho uomini con le pistole che le seguono ovunque". "E' la ragione principale per cui mi sono candidato per la rielezione, avere qualcuno che le segue per la maggior parte del liceo" ha aggiunto Obama. Ironia a parte, l'inquilino della Casa Bianca ha spiegato di aver gia' toccato l'argomento con le figlie, che "stanno crescendo cosi' in fretta", mettendo l'accento sull'importanza del rispetto: "Ho detto loro, fin quando un giovane vi rispetta ed e' gentile con voi, non vi staro' addosso ogni secondo". Obama si e' detto consapevole di quanto sia imbarazzante chiedere alla figlia del presidente di uscire da sola, senza il 'papa' di mezzo come elemento "intimidatorio".
Intanto, come tradizione, la famiglia presidenziale e' partita per le Hawaii, dove passera' due settimane di vacanza.
Accompagnato dalla madre, Marian Robinson, il presidente e' sbarcato alla base aerea di Hickam con la first lady Michelle e le due figlie, insieme ai due cani, Bo e Sunny. Ad attenderli, tra gli altri, l'ammiraglio Samuel Locklear che guida il comando delle forze Usa nel Pacifico e il governatore delle Hawaii, Neil Abercrombie. Nessun evento mondano e' previsto nell'agenda degli Obama, che alloggeranno in un resort nella zona esclusiva di Kailua, prima di rientrare nella capitale il 5 gennaio. Ma i buoni propositi di Obama, "dormire e prendere il sole", non e' detto che si avverino: all'attenzione del presidente e' infatti arrivato poco prima di partire un rapporto di 300 pagine sull'intelligence americana, frutto del lavoro di esperti esterni, che lo esortano ad attuare oltre 40 modifiche alla sorveglianza da parte della Nsa.
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