Spazio pubblicità disponibile

Ultim'Ora

Governo: Letta media, via sintesi; si a impegno 2014

Enrico Letta. (foto Agi) ndr.

di Redazione

ROMA, 16 DIC. (AGI) - Alla fine sulle cose concrete "la sintesi si trovera'". Enrico Letta incassa ancora una volta il sostegno del Capo dello Stato, si dice consapevole della sfida che ha di fronte, ma si mostra fiducioso nonostante ieri tra Renzi e Alfano si sia profilato un braccio di ferro. Anzi, si propone come mediatore tra le due anime della maggioranza. "Il discorso del Presidente Napolitano apre alla speranza di un 2014 in cui si risolvano i nodi che hanno bloccato la politica italiana per tanto tempo" commenta il premier subito dopo lo scambio di auguri con le alte cariche al Quirinale. "Gia' domani il consiglio dei Ministri dara' seguito alle parole del Capo dello Stato sulla giustizia" fa notare. E da palazzo Chigi sottolineano come "il modo migliore per dare concretezza alla condivisione delle parole di Napolitano e' favorire la stesura dell'impegno 2014 che le varie forze che hanno votato la fiducia devono prendere". Ieri pero', i leader di Pd e Ncd hanno battibeccato a distanza. "Nessun problema - spiega un parlamentare lettiano - quando ci si siede al tavolo la quadra si trova sempre". Un ottimismo che pare aver contagiato anche il premier. "Quando si vanno a siglare contratti, le posizioni di partenza sono sempre distanti" spiegano a palazzo Chigi. Ed e' anche la dimostrazione, insieme al prezzo, del fatto che la maggioranza e' composita, frutto di una convergenza straordinaria e non ripetibile tra forze che alle prossime elezioni si batteranno nelle urne. "Certo, bisogna trovare elementi di sintesi - spiega chi ha parlato con Letta - e' legittimo porre ognuno le sue bandierine, ma poi giocoforza la mediazione non puo' essere solo su posizioni di questa o quella forza". L'importante, spiega ai suoi il premier, e' che i toni ultimativi degli ultimi mesi vengano lasciati per sempre nel dimenticatoio, non facciano piu' parte dell'armamentario della maggioranza. "Non c'e' nessun problema a cogliere le sollecitazioni diverse, purche' ci sia la consapevolezza che non e' un esecutivo ne' di centrodestra ne' di centrosinistra. E si abbandonino i toni usati nei mesi scorsi da Forza Italia, che guardacaso non e' piu' in maggioranza". Insomma, spiega chi ha parlato con Letta "noi siamo pronti a fare sintesi purche' non arrivino proposte con il criterio 'prendere o lasciare'. Un metodo che il premier intende proporre anche per le riforme: il dialogo deve essere approfondito e senza retropensieri e deve essere parte integrante del percorso di queste settimane per l'impegno 2014. Il metodo, nello specifico, deve essere quello indicato da Napolitano: l'intesa deve partire dal perimetro della maggioranza, e solo dopo allargarsi alle forze di opposizione. Un nodo su cui pero' ancora molti restano i dubbi nel nuovo Pd. Ma da domani si lavora al programma, sia a palazzo Chigi che al Nazareno.





***Questo Spazio pubblicità è in vendita***

Nessun commento