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Letta: ripresa a portata di mano Il voto di fiducia l'11 dicembre

Il Presidente Napolitano e Letta. (foto Agi) ndr.

di Redazione

ROMA, 2 DIC. (AGI) - Una nota di ottimismo, un passaggio delicato tra qualche giorno: Enrico Letta vive una giornata tra le tinte rosee di una situazione economica che pare in miglioramento e il tira-e-molla della politica politicante. Primo atto: l'incontro con il premier israeliano Netanyahu. Tutto bene, viene firmata una lunga fila di accordi di cooperazione commerciale. "Questi accordi devono diventare ora pratica, fatti concreti per migliorare soprattutto sul fronte della crescita e per l'occupazione in un momento in cui l'uscita dalla crisi sembra a portata di mano", commenta Letta, che sa inserire le cose importanti nelle pieghe del discorso. Secondo atto: visita al Quirinale con, all'ordine del giorno, la questione del passaggio parlamentare per ridare slancio all'azione di governo dopo l'abbandono di Forza Italia. Ne scautirisce un lungo comunicato. Accordo di entrambi sul "convincimento che l'approvazione da parte del Senato della legge di stabilita' su cui il Governo aveva posto la questione di fiducia - dopo che il gruppo parlamentare Forza Italia-Il Popolo della Liberta' aveva dichiarato di non condividere tale fondamentale legge e di ritirare pertanto l'appoggio al Governo - ha confermato la permanenza del rapporto fiduciario anche nella nuova situazione politico-parlamentare venutasi a determinare". La nota sottolinea anche che si e' "convenuto sulla opportunita' di un sollecito passaggio parlamentare che consenta di prospettare indirizzi e contenuti dell'attivita' di Governo, segnando la discontinuita' intervenuta tra la precedente e la nuova maggioranza, esigenza sottolineata in particolare dalla delegazione parlamentare di "Forza Italia" nel corso dell'udienza del 28 novembre scorso. Tale passaggio non puo' che assumere i caratteri di un dibattito sulla fiducia. Il presidente Napolitano ha quindi invitato il presidente del Consiglio a concordare con i presidenti delle Camere tempi e modalita' del dibattito, che potra' svolgersi gia' durante la prossima settimana, pur essendo tuttora in corso la sessione di bilancio". Insomma: si va alla fiducia. E sara', fa sapere subito dopo il ministro per i rapporto con il Parlamento Dario Franceschini, l'11 dicembre. Al momento esulta Fi, perche' - sostiene - si tratta della pietra tombale sulle larghe intese. Il voto avra' luogo tre giorni dopo le primarie del Pd. Bisogna vedere cosa fara' il nuovo segretario.





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