Politica. V-day: Grillo-show a Genova, annuncia "impeachment per Napolitano! Il Papa e' con noi"

Una immagine del V-Day. (foto Agi) ndr.

di Redazione

GENOVA, 1 DIC. (AGI) - Il terzo V-day va in scena in una piazza della Vittoria a Genova sferzata dal freddo. Beppe Grillo scalda pero' la gente dei simpatizzanti e attivisti 5 stelle, arrivati da tutta Italia, tornando a battere sui tasti che riscuotono sempre l'ovazione della piazza: attacca Napolitano e il governo. "Abbiamo pronto l'impeachment - sostiene - Napolitano se ne deve andare, si e' raddoppiato la carica e ha distrutto i nastri con le intercettazioni con Mancino". Poi attacca il governo Letta che ha introdotto lo Iuc che, ironizza sarcastico, "sembra il rutto di un alcolizzato". E non risparmia tutti i politici ai quali, spiega, "diamo l'estrema unzione, a questi cadaveri che si trascinano ancora". Ricorda, come fa sempre, che il Movimento 5 stelle e' nato nel giorno di san Francesco "prima che ci fosse il Papa. Quindi - sottolinea - lui ci ha copiato un pochino, Papa Francesco e' grillino". La piazza e' piena nella prima parte anche se nessuno fornisce numeri ufficiali: Grillo si sbilancia in un tweet e sostiene "siamo 200mila", ma dal Movimento c'e' chi calcola in 60mila le presenze. La Questura preferisce non fornire dati. Ma sul palco interviene anche il 'guru' Gianroberto Casaleggio che prima della manifestazione aveva attraversato la piazza assediato da giornalisti e fotografi. Poi dal palco fa un intervento politico: "Sono orgoglioso di essere populista - dice - e di essere qui insieme a decine di migliaia di populisti". E poi attacca: "Noi siamo per la democrazia diretta ma in Italia non c'e' nemmeno la democrazia". in Italia, secondo Casaleggio, "il potere deve tornare al popolo". Beppe Grillo lancia poi l'affondo sull'Europa dando il via alla campagna elettorale per le Europee sempre piu' vicine e che lui si dice convinto, "vinceremo, saremo il primo partito". Ritorna a proporre il referendum sull'Euro: "Siamo stati truffati. Noi vogliamo un referendum per rimanere dentro o fuori l'Euro. E non significa essere contro l'Europa". Il leader 5 stelle poi si rivolge ai giovani e li invita a non lasciare l'Italia: "Non dovete andare via, dovete cospirare". Dopo, si susseguono diversi interventi di esperti internazionali, parlano di giustizia ma anche di felicita' e decrescita felice. Salta invece il previsto collegamento con Juliane Assange, ufficialmente per "problemi tecnici" ma sembra per motivi di sicurezza. Chiude il premio Nobel Dario Fo che invita a "rovesciare tutta la baracca" e lo dice citando un lazzo della moglie Franca Rame, alla quale la piazza tributa un lungo applauso dopo il suo urlo accorato: "FRancaaaa". E prosegue, rovesciare la baracca ma "ricordando - sottolinea Fo - che siamo democratici anche se non siamo mdoerati". Anche lui punta il dito contro quei politici responsabili: "il fulcro del problema sono i politici e la politica. E poi ci si meraviglia se il 40% dei consensi va al partito i cui elettori si rifiutano di votare". Tanta la musica che accompagna il V-day e tanti i parlamentari 5 stelle arrivati da Roma. Gli integralisti ci sono tutti e Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista sono delle vere star: tanti chiedono di fare una foto insieme. Spicca invece l'assenza, non casuale, dei dissidenti. Per loro, c'e' solo Luis Alberto Orellana che non risparmia una critica nemmeno questa volta: "Il comizio di Grillo? Bene. Le proposte sull'Europa erano condivisibili ma come al solito non sono state condivise...". Mentre e' soddisfatto del fatto che ci sia "parecchia gente" e confessa un timore: "Temevo contestazioni e invece su almeno 50 persone che si sono avvicinate a me per complimentarsi proprio per il fatto che ho un ruolo critico, solo una signora mi ha un po' rimproverato invitandomi ad essere uniti". I parlamentari piu' allineati sono molto soddisfatti di come e' andato il V-day soprattutto, spiega il senatore Maurizio Buccarella, "per il contatto con i cittadini nei gazebo. Fantastico".

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