Schumi lotta per la vita, "non sappiamo se sopravvivera'"
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Il pilota Michael Shumacher. (foto Agi) ndr. |
di Redazione
ROMA, 30 DIC. (AGI) - Tutto il mondo dello sport e non solo e' in ansia per Michael Schumacher, il campione di Formula 1 che lotta per la sua vita in un letto d'ospedale a Grenoble, in Francia. L'ex pilota tedesco resta in coma e in condizioni molto gravi dopo l'incidente di sci di ieri sulle nevi di Meribel, in Alta Savoia, dove durante un fuori pista ha sbattuto la testa su una roccia dopo essere stato sbilanciato da un'altra. Il secondo bollettino dei medici ricalca il primo: "E' nel reparto di rianimazione con prognosi riservata, non possiamo pronunciarci sul suo futuro - ha ammesso il professor Jean-Francois Payen, responsabile del reparto di terapia intensiva del Policlinico dell'Universita' di Grenoble - Abbiamo ridotto l'edema cerebrale, la situazione e' stabile ma resta critica". La violenza dell'impatto, assicurano i sanitari, e' stata tale che senza casco non sarebbe arrivato vivo: "troppo presto per fare una prognosi, e in questo stato non sono previsti altri interventi chirurgici". Il sette volte campione del mondo, che venerdi' compira' 45 anni, e' "in coma farmacologico artificiale per limitare gli stimoli". E' caduto violentemente sul lato destro della testa, riportando "lesioni cerebrali gravi". Un quadro clinico preoccupante, che suggerisce ai medici francesi di non sbilanciarsi. Molto dipendera' dalla reazione che Schumi avra' nelle prossime ore: al momento non e' possibile escludere nemmeno danni al cervello, anche se i soccorsi sono stati tempestivi. Tanti i messaggi di incoraggiamento e gli inviti a tenere duro, con il cancelliere tedesco, Angela Merkel "sconvolta, insieme a milioni di tedeschi", per l'accaduto e con Twitter trasformata in una grande bacheca virtuale dai colleghi piloti di tante battaglie e dai campioni di altri sport come Del Piero, Milito, Becker, Nowitzki e Valentino Rossi. Toccanti, tra le altre, le parole di Sebastian Vettel, il suo erede naturale: "Michael e' stato come un padre per me in Formula 1, era e sara' accanto a me in ogni fase della mia carriera. E' il piu' importante Gran Premio della tua vita e lo vincerai". Per l'ex ferrarista, assistito dalla mogie Corinna e dai figli, anche il tifo della scuderia di Maranello che in una nota parla di "ore di apprensione" e da' notizia che il presidente Luca di Montezemolo ha inviato a familiari e amici di Schumi "un pensiero di vicinanza e incoraggiamento". A Grenoble, nella notte, sono arrivati anche Jean Todt e Ross Brown, rispettivamente ex direttore generale ed ex direttore tecnico del Cavallino. La famiglia ha ringraziato lo staff medico che "sta facendo tutto il possibile per aiutare" l'ex pilota tedesco e "le persone che da tutto il mondo hanno espresso la loro solidarieta' e inviato auguri" di pronta guarigione.
Contestuale la richiesta alla stampa di "rispettare la privacy, nostra e dei nostri amici". La procura di Albertville ha intanto aperto un'inchiesta per chiarire circostanze e cause dell'incidente: gli accertamenti degli uomini della Gendarmerie di alta montagna di Bourg Saint Maurice dureranno diversi giorni.
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