Estero. Spagna: Infanta Cristina ci ripensa, comparira' davanti ai giudici
L'infanta Cristina di Borbone. (foto) ndr. |
di Redazione
MADRID, 11 GEN. (AGI) - Cristina di Borbone, secondogenita di re Juan Carlos e della regina Sofia nonche' Infanta di Spagna, ha deciso di fare marcia indietro e di non impugnare l'ordine di comparizione in giudizio per sospetti riciclaggio, evasione fiscale e malversazione, notificatole martedi' scorso in relazione al cosiddetto scandalo Noos: con il fine dichiarato di non provocare ritardi nel procedimento, la 48enne duchessa di Palma di Maiorca, settima nella linea di successione al trono, si presentera' pertanto nell'aula del Tribunale del capoluogo delle Baleari il giorno fissato, l'8 marzo prossimo, diventando cosi' il primo membro diretto della Famiglia Reale ad apparire davanti ai magistrati per rispondere di accuse penalmente rilevanti. Il ripensamento dell'Infanta e' stato annunciato con una nota da 'Roca Junyent', lo studio legale di Barcellona che ne ha assunto la difesa. "Sua Altezza Reale non ha nulla da nascondere al giudice istruttore Jose' Castro ne' alla societa' spagnola", si sottolinea nel comunicato, ribadendo la totale estraneita' ai fatti di Cristina. "Ha pertanto deciso di rinunciare al diritto a ricorrere, e di comparire volontariamente davanti al giudice istruttore alla data stabilita". I difensori ribadiscono comunque che il provvedimento giudiziario di cui e' destinataria la loro assistita e' "privo di basi giuridiche": nondimeno, puntualizzano, opporvisi "condurrebbe a ritardi processuali, cosi' prolungando la situazione disagevole e, dal suo punto di vista, ingiusta che ne scaturisce". L'udienza dell'8 marzo sara' dedicata all'interrogatorio dell'Infanta, che al termine potrebbe essere formalmente incriminata per gli addebiti contestati a lei e al marito Inaki Urdangarin, ex olimpionico di pallamano, per promuovere il cui sport circa 6 milioni di fondi pubblici sarebbero stati devoluti sotto banco alla Fondazione 'Noos' attraverso la societa' di famiglia 'Aizoon', di cui Cristina e' comproprietaria insieme al consorte, anch'egli indagato. Comunque vada a finire, per il 76enne Juan Carlos si tratta di un ulteriore colpo inferto all'immagine della Corona, negli ultimi due anni sempre meno popolare dopo decenni di segno diametralmente opposto.
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