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Barletta (Bat). Due denunziati per “circonvenzione di incapace”

Una pattuglia della Gdf. (foto) ndr.

di Redazione

BARLETTA, 18 FEB. - I Finanzieri del Gruppo Barletta, nell’ambito di delicate indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Trani, hanno accertato la circonvenzione, ad opera di due professionisti del luogo, di un’anziana signorina che aveva ereditato dalla mamma un cospicuo patrimonio. Nel dettaglio, i due avevano avvicinato la nubile, affetta da un disturbo psichico, fingendosi a lei affezionati ed apparentemente privi di interessi. Dopo alcuni mesi, in cui erano riusciti a carpire la sua fiducia con piccole attenzioni, si facevano donare un appartamento nell’abitato di Canosa di Puglia (BT). Raggiunto l’obiettivo, non esitavano a far rinchiudere la malcapitata in un centro, interrompendo anche il pagamento delle relative rette. Il disegno sarebbe andato in porto se non fosse intervenuto un lontano parente della nubile, venuto a conoscenza del mancato pagamento delle rette. I due professionisti, che comunque hanno manifestato la volontà di voler rinunciare all’immobile, sono stati denunziati all’Autorità Giudiziaria per “circonvenzione di incapace”. L’appartamento è stato sottoposto a sequestro preventivo da parte dell’A.G.. 

SVENTATO FURTO AL POLITECNICO DI BARI DA PARTE DEI “BASCHI VERDI” DELLA GUARDIA DI FINANZA. 2 TRENTENNI BARESI ARRESTATI 

Non è sfuggita all’attenzione della pattuglia di “Baschi Verdi” una “Smart” con 2 ragazzi a bordo, uno dei quali stipato nel minuscolo vano posteriore, stracarica di oggetti (pc Apple, desktop, fotocamere digitali ed altro). Attese le risposte del tutto vaghe ricevute dai due occupanti in merito alla provenienza e alla destinazione del materiale, i Finanzieri decidevano di approfondire il controllo, rinvenendo, tra i vari oggetti, 2 passamontagna, guanti, mazzi di cd. “chiavi universali”, piccozza, martelli ed altri arnesi da scasso, oltre ad una cassaforte da muro divelta da poco. Approfondendo poi gli accertamenti, sono emersi elementi che portavano a ricondurre i beni al Politecnico di Bari / Facoltà di Agraria. Veniva, quindi, effettuato un sopralluogo nei locali della facoltà in argomento, al fine di riscontrare eventuali segni di effrazione, senza notare apparentemente nulla di anomalo. Infatti, uno dei due autori del furto possedeva le chiavi di accesso alla facoltà perché dipendente della ditta che si occupa delle pulizie dei locali in argomento. Pertanto, a nulla è valso il tentativo dei due di sviare le indagini, simulando un’effrazione dall’esterno attraverso una finestra lasciata aperta. Sentito il P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Bari, Dott. G. Dentamaro, i due ragazzi, entrambi baresi, di 29 e 33 anni, sono stati tratti in arresto e associati alla Casa Circondariale di Bari. Sono stati sottoposti a sequestro: arnesi da scasso, 3 computer completi I-Mac Apple, 3 fotocamere digitali; 2 memory stick, una cassaforte da tavolo per monete, una cassaforte a muro, 2 passamontagna, 13 chiavi, guanti in lattice, 2 telefoni cellulari, accessori e materiale informatico vario ed un’autovettura.





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