Estero. Svizzera: Co-pilota dirotta l'aereo, due ore di paura per 140 italiani
L'aereo etiope dirottato. (foto Agi) ndr. |
di Redazione
GINEVRA, 17 FEB. (AGI) - Due ore di paura a bordo di un Boeing 767 dell'Ethiopian Airlines diretto a Roma con 202 persone a bordo, fra cui 138 passeggeri italiani. Il velivolo e' stato dirottato dal co-pilota, un 31enne etiope che voleva chiedere asilo politico alla Svizzera e ha ottenuto di atterrare a Ginevra, dove si e' consegnato agli agenti dopo essersi calato con una fune da un finestrino.
Ai passeggeri non e' stato comunicato che era in corso un dirottamento, ma a un certo punto sono comparse le maschere per l'ossigeno e alcune rapide virate hanno fatto temere che ci fosse un'avaria a bordo.
Il volo ET702 era partito da Addis Abeba alle 0,30 ora locale (le 22,30 in Italia) e l'aereo e' atterrato nello scalo elvetico alle 6 del mattino, dopo che a bordo si erano vissuti momenti di terrore per alcune manovre che hanno fatto pensare a un'avaria dei motori. Il dirottamento ha avuto inizio quando il co-pilota si e' rinchiuso nella cabina di pilotaggio dopo che il pilota era andato alla toilette, durante il sorvolo del Sudan. A quel punto il pilota e' stato costretto a sedersi in business class, perdendo qualsiasi contatto con l'esterno. Il dirottatore ha dapprima contattato le autorita' aeroportuali svizzere alle 4 dicendo che aveva bisogno di atterrare per fare rifornimento di carburante e mezz'ora dopo ha comunicato che l'aereo era stato dirottato.
Il Boeing e' atterrato in sicurezza e il copilota e' sceso dall'aereo calandosi con una corda dal finestrino della cabina di pilotaggio". Sullo spazio aereo italiano, l'aereo e' stato intercettato e scortato dai caccia dell'Aeronautica militare fino al passaggio di consegna con la Difesa aerea francese in territorio transalpino. I due caccia Eurofighter Typhoon del 36esimo Stormo di Gioia del Colle (Bari) sono decollati nelle primissime ore del mattino con l'ordine di "scramble", in gergo tecnico il decollo immediato di intercettori che sotto la guida dei controllori della difesa aerea si dirigono verso un velivolo per accertarne visivamente l'identita'. Il dirottatore, che lavora da cinque anni per la compagnia etiopica e non ha precedenti penali, rischia una condanna fino a 20 anni di carcere per sequestro di persona. Ha spiegato che in patria si "sentiva minacciato", anche se il governo di Addis Abeba ha negato che avesse "motivi politici, sociali od economici" che potessero giustificare il suo gesto.
L'aeroporto di Ginevra era stato chiuso per l'atterraggio: dopo l'arresto del co-pilota, sull'aereo sono salite le teste di cuoio che hanno fatto scendere uno alla volta i passeggeri dopo avergli ordinato di mettere le mani sopra la testa. Dei 138 italiani, in buona parte turisti al ritorno da una vacanza, 111 erano diretti a Fiumicino e altri 27 a Malpensa.
Tra loro anche la figlia dell'ex allenatore del Bologna, Stefano Pioli, la 22enne Carlotta, reduce da una missione con una Ong emiliana. A bordo c'erano anche 11 cittadini americani, 10 etiopi e romeni, francesi e tedeschi.
Ad accrescere la tensione a bordo, oltre alla comparsa delle maschere per l'ossigeno, sono stati gli annunci di un atterraggio d'emergenza al Cairo e successivamente di un atterraggio a Milano, prima che fosse spiegato che la nuova destinazione era Ginevra.
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