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Acquaviva delle Fonti (Ba). Agli arresti domiciliari deteneva una pistola in casa. Arrestato dai cc. [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]

La pistola ritrovata. (foto) ndr.

di Redazione

ACQUAVIVA DELLE FONTI (BA), 30 MAR. - Sebbene si trovasse agli arresti domiciliari è stato sorpreso con una pistola in casa. Si tratta di un 57enne di Acquaviva delle Fonti arrestato dai Carabinieri della locale Stazione con l’accusa di detenzione illegale di arma da sparo. Nel corso della perquisizione i Carabinieri hanno trovato una semiautomatica “Tanfoglio” con matricola abrasa con caricatore contenente 4 cartucce, nascosta dietro un quadro nella sala da pranzo. L’arma, sottoposta a sequestro sarà sottoposta a rilievi da parte dei Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Bari, al fine di accertare se sia stata impiegata in eventuali episodi delittuosi. L’uomo, invece, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato associato presso la locale casa circondariale. 

MONOPOLI: AGLI ARRESTI DOMICILIARI PER ESTORSIONE CONDIZIONAVA LE VITTIME PER INDURLE A TESTIMONIARE IL FALSO. ARRESTATO DAI CC. 

Sottoposto ai domiciliari a seguito di un blitz antiestorsione condotto dai Carabinieri della Compagnia di Monopoli era solito, mediante contatti telefonici e tramite terze persone, portare avanti un’illecita attività di condizionamento delle sue stesse vittime per indurle a testimoniare il falso nell’udienza dibattimentale in cui risulta imputato per estorsione. Si tratta di un 59enne di Monopoli arrestato in esecuzione di un’ordinanza di ripristino di custodia cautelare in carcere. E’ quanto hanno accertato i Carabinieri della Compagnia di Monopoli che hanno raccolto sul suo conto numerosi elementi di responsabilità che hanno consentito all’A.G. di emettere il provvedimento restrittivo. Il 59enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato associato presso la locale casa circondariale. L’uomo venne arrestato dagli stessi Carabinieri a maggio dello scorso anno unitamente ad altri 7 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di estorsione aggravata in concorso commessa ai danni di diversi imprenditori e commercianti del luogo. I provvedimenti restrittivi adottati a conclusione di una indagine, denominata “Caffè stop” consentì di appurare: 
• l’esistenza in quel territorio di un diffuso fenomeno estorsivo posto in essere in differenti modi, con richieste estorsive variabili da 200 a 500 euro al mese per i diversi esercizi commerciali della zona; 
• la presenza di una sistematica attività illecita connotata da professionalità che facevano dell’illecita attività una vera e propria scelta di vita, idonea a garantire ingiusti profitti economici. È stato documentato che il gruppo agiva come “esattori a titolo professionale dei crediti altrui” e cioè soggetti che, in virtù della loro caratura delinquenziale, della capacità intimidatoria e dell’esplicito contegno minaccioso, erano in grado di proporsi quali “solutori” di rapporti obbligatori o di dissidi privati tra terzi, esigendo minacciosamente i crediti e ottenendo l’adempimento nelle loro mani di parte del debito. 

BARLETTA: AGGREDISCE LA CONVIVENTE PROCURANDOLE LESIONI. ARRESTATO DAI CC. 

I Carabinieri della Compagnia di Barletta hanno arrestato un 24enne del Sudan con le accuse di lesioni personali e sequestro di persona. IL giovane nel corso di un litigio con la convivente, una 28enne nigeriana, l’ha aggredita e picchiata con calci e pugni procurandole lesioni giudicate guaribili in 10 giorni. Successivamente ha rinchiuso la donna all’interno della casa. Sul posto, su segnalazione al numero di emergenza “112” effettuata da alcuni vicini sono intervenuti i carabinieri che, dopo aver soccorso la 28enne, sono riusciti a bloccare il 24enne traendolo in arresto. Su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, il giovane è stato associato presso la locale casa circondariale. 

CANOSA DI PUGLIA: TENTA ESTORSIONE AI DANNI DEGLI ANZIANI GENITORI. ARRESTATO DAI CC. 

I Carabinieri della Stazione di Canosa di Puglia hanno arrestato un 27enne del luogo con le accuse di tentata estorsione, minaccia e maltrattamenti in famiglia. Il giovane, già noto alle Forze dell’Ordine per analoghi precedenti, avrebbe ripetutamente minacciato di morte gli anziani genitori al fine di farsi consegnare il denaro da destinare all’acquisto di droga. I militari dell’Arma, allertati da una telefonata giunta al “112” fatta da alcuni vicini spaventati per le urla che venivano dall’appartamento, sono giunti immediatamente sul posto traendo in arresto il giovane. Su disposizione della Procura della Repubblica di Trani il 27enne è stato associato presso la locale casa circondariale. 

La droga sequestrata. (foto) ndr.
CONTROLLI ANTIDROGA, COPPIA DI GIOVANI ARRESTATA DAI CC TRA RUVO DI PUGLIA E TERLIZZI 

I Carabinieri della Stazione di Ruvo di Puglia hanno arrestato un 31enne ed una 32enne del luogo, con l’accusa di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Durante un servizio di prevenzione lungo la s.p. 231 al confine tra i Comuni di Ruvo di Puglia e Terlizzi, i militari hanno notato i due soggetti, già noti alle Forze dell’Ordine per precedenti specifici, a bordo di un’utilitaria, fermi presso un’area di servizio, a cui si è affiancata, poco dopo, un’altra auto. Lo scambio di oggetti avvenuto tra gli occupanti dei due mezzi ha fatto insospettire i Carabinieri, che sono quindi entrati in azione bloccandoli e procedendo a perquisizioni, all’esito delle quali sono stati rinvenuti nell’auto della coppia una banconota da 5 euro e nello stivale calzato dalla 32enne due involucri in cellophane contenenti 5 grammi di marijuana, mentre nella disponibilità dell’acquirente uno spinello ed una dose ancora confezionata della stessa sostanza, pari a due grammi. La droga e il denaro, ritenuto provento dell’illecita attività, sono stati sottoposti a sequestro. Tratti in arresto, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, il 31enne è stato associato presso la locale casa circondariale e la donna collocata ai domiciliari. L’acquirente, invece, è stato segnalato all’Ufficio Territoriale del Governo di Barletta quale consumatore di stupefacenti. 

MOLFETTA. NON SI RASSEGNAVA AL RIFIUTO: ARRESTATO ALBANESE PER ATTI PERSECUTORI 

I Carabinieri della Stazione di Molfetta hanno arrestato un 30enne albanese ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti di una connazionale 36enne. La vicenda ha avuto inizio diversi mesi fa, quando la donna, nel mese di dicembre 2013, si era rivolta ai carabinieri denunciando il suo persecutore. L’uomo, invaghitosi della 35enne casualmente conosciuta in treno, non rassegnandosi di fronte ai suoi rifiuti, già sposata e con figli, aveva cominciato a pedinarla, minacciarla, contattarla ad ogni ora del giorno e della notte con telefonate e messaggi. Sulla base dei primi accertamenti eseguiti dai militari, la Procura della Repubblica del Tribunale di Trani, nel febbraio 2014, aveva emesso un provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento alla persona offesa. Non contento l’uomo aveva proseguito con la sua condotta, violando più volte l’obbligo di non avvicinamento. I Carabinieri, nuovamente intervenuti su segnalazione della vittima hanno quindi eseguito un provvedimento di custodia cautelare agli arresti domiciliari emesso nei suoi confronti dal Gip del Tribunale di Trani su richiesta della locale Procura della Repubblica. 

BARI, 1500 EURO PER RESTITUIRE L’AUTOVETTURA RUBATA AD UN FRATE. ARRESTATO 26ENNE DAI CC. 

Ha preteso 1500 euro da un frate per la restituzione della sua Fiat Punto rubata. Scoperto è finito in manette. Si tratta di un 26enne barese, già noto alle Forze dell’Ordine, arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Bari San Paolo con le accuse di tentata estorsione e ricettazione. La vittima, cappellano di una chiesa del quartiere “Poggiofranco” lo scorso 26 marzo subì il furto della sua autovettura. Accortosi dell’ammanco effettuò una telefonata sul proprio cellulare che si trovava all’interno del mezzo riuscendo a parlare con un anonimo interlocutore che gli chiedeva 1500 euro per la restituzione del mezzo che sarebbe avvenuta in luogo e data da concordare. A quel punto la vittima si è rivolta ai carabinieri che in poco tempo sono riusciti ad intercettare e bloccare il 26enne mentre tentava di farsi consegnare il denaro dalla vittima. Nella circostanza il giovane, a bordo di una “Ford Ka”, risultata rubata lo scorso 24 marzo a Bari, vistosi scoperto speronava l’autovettura dei Carabinieri allo scopo di guadagnarsi la fuga venendo definitivamente bloccato e tratto in arresto. La Ford Ka, nonché la Fiat Punto ed il cellulare del cappellano sono stati restituiti agli aventi diritto mentre il 26enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato associato presso la locale casa circondariale.





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