Calcio. Foggia dilagante travolge il castel rigone e vede la serie c vicina
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Giovanni Cavallaro. (foto) ndr. |
di Mario Schena
FOGGIA, 31 MAR. - Dopo tre bocconi indigesti ingoiati fuori casa il Foggia si concede l’abbuffata contro il Castel Rigone travolgendo gli umbri con un risultato tennistico. E’ andato tutto bene anzi, benissimo, gioco gol e Serie C unica distante solo tre lunghezze. Prima dell’inizio della gara commovente ricordo di Franco Mancini, indimenticato portiere del Foggia travolgente di Zeman, alla presenza della vedova signora Chiara, della dirigenza foggiana, del Direttore generale della Lega Pro Ghirelli e del Presidente della squadra locale Cuccinelli. Finalmente un terreno di gioco degno di tale nome ed in ottime condizioni che favorisce il gioco palla a terra e tocchi rapidi dei ragazzi di Padalino. Numerosi i tifosi rossoneri provenienti dal nord Italia oltre che dal capoluogo dauno. Già al secondo minuto il Foggia reclama un calcio di rigore per un presunto fallo di mano su traversone di Cavallaro. Risponde Coresi dalla distanza, ma la palla va alta sul fondo. Va al tiro anche Agostinone con Zucconi che para a terra. Agostinone si sente in giornata di grazia e dopo otto minuti manda la sfera all’incrocio dei pali portando il Foggia in vantaggio con un gran tiro dal limite. Il Foggia domina e trova il raddoppio dopo quattro minuti grazie ad un colpo di testa di Cavallaro pescato in area da Agostinone. Il Foggia trova ampi spazi e lo slalom di Giglio viene fermato fallosamente al limite dell’area. La punizione calciata da Agnelli trova Zucconi pronto alla parata. Ormai in campo c’è solo il Foggia e Giglio sente odore di golo tentandolo con un tiro da fuori area. Il bomber rossonero veste i panni anche di uomo assist e serve un pallone in area all’accorrente Cavallaro che può solo spingere la sfera in rete segnando la sua personale doppietta. Il Castel Rigone prova a riaprirla la gara e segna su un calcio di punizione dal limite battuto da Coresi che vede Narciso in netto ritardo sulla palla. Il Foggia, in chiusura di primo tempo, va vicino al quarto gol con Giglio che a porta vuota non arriva sul pallone servitogli in area da D’allocco. Inizia la ripresa al "San Bartolomeo" di Castel Rigone e dopo sette minuti Colombaretti prende il tempo a Mattelli che lo stende in area. Calcio di rigore che Cavallaro trasforma, tripletta per lui e quarto gol per il Foggia. Il Foggia non si ferma e segna ancora con Giglio che, partito dalla sinistra, entra in area evita il portiere umbro in uscita e mette in rete. Ormai è Foggia spettacolo, ma Cavallaro entra in area e invece di servire i compagni liberi in area manda alto sulla traversa. Al settantottesimo sesta rete del Foggia con Giglio che, tutto solo, mette in gol un pallone servitogli da Kyeremateng. Dopo un minuto Agostinelli prova a rendere il passivo della sua squadra meno pesante, ma non è giornata, concludendo sul fondo. Il Foggia non sembra pago e va ancora a sfiorare la marcatura con Colombaretti che di testa impegna Zucconi che evita la settima marcatura. Il Foggia controlla la gara e i padroni di casa non hanno più alcuna forza per reagire, addirittura Leonetti ha ancora la forza di lanciarsi a rete e tentare il colpo a giro, ma il pallone termina fuori. Dopo due minuti di recupero concessi dal signor Piccinini la gara termina e la festa si conclude con i rossoneri che lanciano maglie e pantaloncini ai tifosi. Il Foggia riscatta le ultime opache prestazioni e sembra aver ritrovato una forma fisica accettabile, ma di fronte c’era un Castel Rigone che si è dimostrato davvero poca cosa per dimostrarsi un test attendibile. Comunque di positivo c’è stato oltre al risultato l’aver ritrovato il gioco e una forma decisamente migliore. Ora la promozione si potrebbe festeggiare domenica prossima con una vittoria allo Zaccheria con il Poggibonsi.***Questo Spazio pubblicità è in vendita***
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