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Papa: "preghiera deve spingere verso poveri e deboli"

Papa Francesco. (foto Agi) ndr.

di Redazione

CdV, 16 MAR. (AGI) - "L'incontro con Dio nella preghiera ci spinge nuovamente a scendere dalla montagna e ritornare in basso, nella pianura, dove incontriamo tanti fratelli appesantiti da fatiche, ingiustizie, poverta' materiale e spirituale". Sono le parole di Papa Francesco all'Angelus, il primo dopo il rientro dagli esercizi spirituali ai quali ha partecipato con i cardinali e vescovi della Curia Romana ad Ariccia. "Ai nostri fratelli che sono in difficolta', siamo chiamati a portare - ha affermato il Pontefice rivolto a oltre 100 mila fedeli presenti in piazza S. Pietro - i frutti dell'esperienza che abbiamo fatto con Dio, condividendo con loro i tesori di grazia ricevuti. E non dimentichiamo che quando sentiamo la parola di Gesu' e poi la proclamiamo, la parola di Gesu' cresce". La missione di consolare chi e' afflitto e condividere il peso delle situazioni difficili "riguarda tutta la Chiesa, ed e' responsabilita' in primo luogo dei pastori cioe' i vescovi, i sacerdoti, chiamati a immergersi in mezzo alle necessita' del Popolo di Dio, avvicinandosi con affetto e tenerezza specialmente ai piu' deboli e piccoli, agli ultimi". Lo ha affermato Papa Francesco all'Angelus, ricordando pero' che "per compiere con gioia e disponibilita' quest'opera pastorale, i vescovi e i sacerdoti hanno bisogno della preghiera dell'intera comunita' cristiana".





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