Renzi-Hollande all'Eliseo "Uniti per cambiare l'Europa"
L'incontro tra Renzi e Hollande. (foto Agi) ndr. |
di Redazione
ROMA, 15 MAR. (AGI) - E' un'alleanza tra italia e Francia quella che emerge dall'incotro all'Eliseo tra il presidente francese, Francois Hollande e il premier Matteo Renzi. Insieme per cambiare l'Europa, priorita' comuni come lavoro e crescita.
"L'Europa e' un'opportunita' per la pace, la democrazia ma non ancora considerata tale per la crescita e l'occupazione" ha detto il presidente Hollande. "Possiamo e dobbiamo cambiare l'Europa insieme" ha replicato Renzi che sintetizza con una formula che unisce rispetto delle istituzioni e esigenze dei cittadini sotto la morsa della crisi il senso della sua intesa con Francois Hollande, sancita anche nella conferenza stampa congiunta al termine del vertice all'Eliseso. "Il nostro obiettivo politico comune - dice infatti il presidente del Consiglio - e' dire ai nostri cittadini, alcuni dei quali sfiduciati e che non credono piu' nell'Europa, che l'Europa e' il luogo della piu' grande scommessa politica e che se qualcuno non ci crede perche' ha visto su di se' le conseguenze della crisi, noi lavoreremo per avere piu' euro in tasca si potra' solo se ci sara' piu' Europa nelle istituzioni".
Matteo Renzi torna a mettere nel mirino il Patto di stabilita' interno "che impedisce ai Comuni di spendere per le scuole pur avendone le risorse" e chiarisce cosi' l'atteggiamento in proposito di palazzo Chigi: "Cambieremo il Patto interno, per consentire ai nostri figli di avere scuole degne di questo nome. Perche' a noi sta a cuore la stabilita' burocratica ma anche, anzi, di piu', quella delle aule dove si trovano i nostri figli".
E allora, garantisce il presidente del Consiglio, "nessun vincolo sara' sforato, tutti i vincoli saranno rispettati ma certo pensiamo che, nel rispetto dei vincoli, si possa riflettere insieme alla nuova Commissione Europea sul come aiutare i Paesi membri a insistere sulla crescita e la lotta alla disoccupazione".
"Rispettiamo i limiti dell'Europa, tutti i limiti, ma il primo limite da rispettare e' quello posto dai 'padri fondatori' dell'Europa, quello di farne un luogo dei cittadini e non della tecnocrazia" ha spiegato Matteo Renzi. "Non ci sara' nessuno sforamento del tetto del 3%", precisando che "quando parlo di stabilita', parlo del Patto interno dei singoli Paesi". Il presidente del Consiglio ha rivelato pero' che "c'e', invece, un margine, tra il 2,6 e il 3 per cento, che potremo, eventualmente, utilizzare. Sempre rispettando i limiti".
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