Teatro. Spettacolo Teatrale “Farse baresi”: per ricordare Vito Maurogiovanni, custode della più autentica baresità
BARI, 28 MAR. - Grande successo di pubblico per la rappresentazione di “Farse Baresi” di Vito Maurogiovanni di Sabato 15 marzo 2014 alle ore 21:00 nella Tensostruttura Teatrale “Annunciazione”, Via Lucarelli in Bari ed applausi degli Spettatori divertiti e soddisfatti per l' ottima interpretazione degli attori del Gruppo Archè: ( in stretto ordine alfabetico per nome) Adele Saracino, Alessandro Rotaia, Angelo Romita, Adriana Soranno, Canio Vitrani, Daniele De Bartolo, Donatello Romanelli, Gianluca Schettino, Giuseppe Tedeschi, Mariella Lorusso, Rosa Ungaro, Simona Diniello. La regia è stata curata magistralmente da Gianluca Schettino, mentre le ricche coreografie sono di Simona Diniello. Tecnico luci-audio: Giacomo Burdi. La musica popolare dal vivo eseguita dai maestri Gaetano Romanelli alla fisarmonica e Gianni Grazioso alla chitarra e voce. La consulenza linguistica di Nicola Cutino. Costumi e scene del Teatro Archè.
“Un fidanzato indeciso, una fortuna sfuggente e un matrimonio dal sapore amaro: sono questi – suggerisce Adriana Soranno - i protagonisti dei tre atti unici di Vito Maurogiovanni”. Il ritmo di una serenata accompagna i mille intrighi tessuti da Chitàne per convincere un fidanzato indeciso a fare il suo dovere di padre. Un prete sempliciotto, un chierichetto smemorato, una levatrice stralunata e una mamma esasperata sono alcuni dei personaggi che popolano il primo atto. La storia di “ La figghie de com’ Angelìne” a lieto fine racconta, con ironia benevola, uno spaccato di vita la Bari degli anni ’50. Il salone da barba di “Meste Peppe, u varvìre”, invece, è il luogo dove si incontrano e scontrano le speranze di personaggi diversi. C’è chi spera nella promozione in serie A della squadra calcistica della nostra Città , chi in una carriera da grande attrice, chi una veloce spuntatina alla barba, chi addirittura in un terno al Lotto. Arriva sempre, in questo salone, un personaggio che attende il suo turno. L’ingenuità e la beffa, eterne rivali, in questa commedia sembrano costituire il binomio perfetto per una autentica risata. La trilogia si chiude con “La tembèste”. Questa volta il riso si fa amaro, si guarda alla “malasòrte de le poverìdde”.
Vito Maurogiovanni sintetizzò con alcune parole di Fabio Felicetti, scritte negli anni scorsi sul Corriere della Sera, come sua missione fosse il “ … raccontare la vita di ieri … al succedersi delle primavere agli autunni, degli inverni alle estati … difendere tradizioni e modi di dire … tenere viva la lingua dei padri e dei nonni … - che hanno - come sfondo feste paesane, vicoli”. Insomma, aggiunge il grande commediografo, giornalista, scrittore barese che vuol rappresentare: “… la vita di ogni giorno vista da una angolazione che superi il luogo comune … mantenendosi nel vivo ceppo della cultura popolare … del dialetto … sulla traccia dei valori che contano in ogni tempo”.
Ospiti d’ onore della serata a teatro la signora Anna, vedova del compianto Autore e le figlie Elvira e Celeste Maurogiovanni. Molte sono le pubblicazioni in commercio, che hanno reso famoso Vito, mi si consenta di chiamarLo così perché sono davvero onorato di essere stato Suo amico. Desidero richiamare alla memoria alcuni titoli noti come “Jarche vasce”, “Eravamo tutti balilla”, “Cafè andìche”, “La passiòne de Criste”, “ Giallo al convento”, “I Santi di casa mia”, “Cantata per una Città”, “Come eravamo” oltre alla produzione dei testi vernacolari, altrettanto veri capolavori, come “Chidde dì”, “ Aminuamàre” diretti a ridare dignità al tanto vituperato dialetto barese.
Complimenti agli attori di Teatro Archè guidati dal dr. Gianluca Schettino, che si sono cimentati a rappresentare tre atti unici di spessore di uno dei figli più illustri della Città di Bari, la quale Gli ha intitolato uno slargo sulla Muraglia nella zona retro absidale della Basilica di S. Nicola su proposta dell’ Associazione Onlus Mondo Antico e Tempi Moderni, di cui Vito Maurogiovanni era Presidente Onorario.
( *Presidente Associazione Mondo Antico e Tempi Moderni Onlus e del Seminario Permanente di Studio e di Approfondimento sul Dialetto Barese)
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