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Libri. Paradiso apparente di Flo Regina: dalla Svizzera con furore al salone del libro di Torino

La copertna del libro. (foto com.) ndr.
Una altolocata signora barese racconta le sue "strane " esperienze nel Nord Europa 

di Romolo Ricapito 

BARI, 9 MAG. - Presentato in questi giorni al Salone Internazionale del Libro di Torino il libro di Flo Regina dal titolo Paradiso Apparente, avventure tragicomiche di un'italiana in svizzera, edito da Sentieri Meridiani per la collana Le Diomedee, 10 euro. Il volume ha una lunga storia, essendo da anni un grande successo in Svizzera col titolo di Welcome to Switzerland, Paradise Apparently. La narrazione fa piazza pulita dei luoghi comuni sul paese elvetico: "paradiso" a livello paesaggistico, ma all'interno del quale si nascondono trappole legate a convenzioni, rigidità esasperate e mancanza di umanità. Flo Regina è lo pseudonimo di una signora barese "altolocata", laureata in Giurisprudenza e con un Master in diritto dell'Unione Europea conseguito al Collegio di Parma. La donna, dopo avere lavorato a Bruxelles, città che apprezza particolarmente (e che ancora adesso costituisce la sua residenza) si stabilì per otto anni in Svizzera, a Ginevra, col marito Harold- di nazionalità olandese- e i figli Alice e Dante. Harold inizia il lavoro in territorio elvetico in una società multinazionale, sua moglie "Regina"nel dipartimento giuridico di una banca. La narrazione , al contrario della "serietà professionale" dell'autrice, si rivela ironica e corrosiva , diremmo tragicomica . Il suo sapere e la sua competenza si trasferiscono in un'opera apprezzabile, non solo per la sua scorrevolezza e la completezza delle informazioni, ma per la denuncia di situazioni che altri italiani all'estero preferiscono nascondere, per non inimicarsi il popolo svizzero. Gli elvetici: brave persone, per inciso, ma ligi a doveri che superano l'umanità e, spesse volte, la calpestano. L'approccio con il paese degli orologi e della cioccolata è abbastanza choccante; un kg di pane costa ben 10 euro. A dispetto di ciò, almeno la sanità pare funzionare: un disagio della figlia Alice viene subito risolto da medici efficienti. La delusione è per fatti più personali: l'italiano in Svizzera viene visto (e confuso) ancora e sempre col ceto degli "straccioni". E così la coppia dei..."Regina", a Bruxelles inserita con buone garanzie economiche e lavori a tempo indeterminato, nella Confederazione deve ripartire da zero. E' difficile trovare casa, ma grazie agli "affitti in nero" diventa invece facilissimo. Dietro la parvenza di moralità e rispetto delle regole, tutto il mondo è Paese e anche gli svizzeri, quando si tratta di violare dette regole diventano "italiani", ma con molta più ipocrisia. Lo sport nazionale degli elvetici è la delazione: sin da piccoli gli svizzeri vengono educati a scuola nel diventare dei piccoli spioni, denunciando qualsiasi irregolarità dei compagni di classe. Ma non basta: il futuro sul corso di studi degli alunni è già deciso a dodici anni di età : viene giudicato chi potrà continuare in scuole specializzate e chi invece dovrà accantonare i sogni di gloria per ripiegare su un curriculum d'istruzione che gli impedirà di assurgere a incarichi elevati... Questi contenuti vengono spiegati con esempi di vita vissuta, in cui la protagonista si imbatte e ai quali però reagisce indomita, rivelando un carattere di ferro e non dandosi mai per vinta, anche quando dovrà tornare a frequentare un difficoltoso nuovo corso di specializzazione (master per Giuristi presso l'Università), in quanto di legislazione e Parlamenti europei, suo primo master, gli svizzeri sono a digiuno, a causa della loro grottesca autoreferenzialità. Ad ogni modo Flo Regina vive sulla sua pelle episodi gratuiti e odiosi: rimasta fuori casa con la prole e un cartone di pizze fumanti in mano, nessun vicino le aprirà il portone; verrà multata perché col marito tosa l'erba in giardino di domenica, in quanto ciò è severamente proibito; salva una coppia di anziani accompagnandoli assieme al coniuge Harold al più presto in ospedale, causa crisi cardiaca dell'uomo . Per fare più in fretta, Harold e Flo imboccheranno un breve tratto di strada controsenso, prontamente denunciati all'indomani dai "salvati" (marito e moglie), che a questo punto sarebbe stato più conveniente fare in modo che fossero "sommersi"... Flo Regina scoprirà che in Svizzera esiste un'alta percentuale di suicidi tra gli adolescenti, ma non soltanto; anche perché le carriere professionali in salita sono ostacolate da colleghi invidiosi e fomentatori di nequizie a livello dei "capi", cosicché i luoghi come uffici, banche e quant'altro sono dei veri e propri lager dove regna la professionalità al pari dell'empietà. E' esistente ancora il razzismo contro i neri, che se anche sono dei lavoratori specializzati, fanno meno carriera rispetto agli autocnoni. E per convenzione, se le casalinghe di colpo esigono di lavorare, vengono "convinte" dai parenti a rimanere a casa coi figli, oppure ostacolate . Retaggio, questo, di parità di diritti sul lavoro tra uomo e donna ottenute tardi per legge (1996) così come per il diritto di famiglia, che stabilisce l'uguaglianza tra i coniugi (stabilito solo nel 1988) o il congedo di maternità pagato ( del 2004) . Anche il diritto di voto è stato ottenuto dal gentil sesso in gran ritardo, rispetto all'Italia. Infine: spagnoli, oppure napoletani e "sudisti" del nostro Stivale si adeguano ai diktat svizzeri diventando più "infami" e odiosi degli svizzeri stessi riguardo il rispetto sonnolento e non bene interpretato delle rigidità del Nord Europa.... Flo Regina diventa un genio nell'ironizzare e nel descrivere con lucidità, ma anche comicità, le sue situazioni personali. L'ironia è un conforto che le permetterà di "salvarsi" dall'idiozia di certi condizionamenti impossibili da accettare. L'autrice è anche una simpatica signora pasticciona che ironizza sui suoi ritardi e i difetti, sempre accompagnata dal marito Harold, nordista per nascita (Olanda) ma dal carattere simile a quello degli italiani. Il finale è quello di una simpatica "caciarona", che rovina il concerto di James Blunt ai nuovi connazionali, ballando e cantando sulle note di You 're beautiful. Sarà il suo addio alla Svizzera "matrigna", per tornare a stabilirsi nella più "cosmopolita" (come idee) Bruxelles...





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