PARKER : Nemmeno il sedere di JENNIFER LOPEZ salva il film
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Jennifer Lopez presenta il film a Los Angeles. (foto) ndr. |
di Romolo Ricapito
BARI, 13 MAG. - La Festa del Cinema, coi biglietti a 3 euro, non ha prodotto il miracolo di resuscitare il cinema, ma piuttosto di affossarlo.
I dati sono sconfortanti: 25 per cento in meno di spettatori rispetto all'anno scorso.
Ma la colpa è della scelta dei film in programmazione come questo Parker, del 2012, diretto da Taylor Hackford.
L'opera è dedicata alla memoria dello scrittore Donald E. Westlake che ha scritto il romanzo Flashfire, dal quale il film è tratto.
Protagonista Jason Statham, poco conosciuto in Italia, che domina tutto il film mentre la coprotagonista, Jennifer Lopez, appare troppo tardi in scena, ma si rifà nella seconda parte.
Ad ogni modo questo film d'azione annovera nel cast anche due vecchie glorie come Nick Nolte e Patty Lupone.
Nolte è pressoché irriconoscibile, tanto è grasso e imbruttito, mentre la Lupone dà vita alla madre portoricana di Leslie (la Lopez), donna simpaticamente svampita.
Veniamo al film: ha suscitato stupore la direzione di Taylor Hackford , che fu il regista di Ufficiale e gentiluomo, marito inoltre della premio Oscar Helen Mirren.
Hackford ha anche prodotto il film. Stupore per la qualità artistica assai modesta dell' opera . Tutto inizia con una rapina da un milione di dollari all'interno di un ufficio contiguo a un parco di divertimenti. Il capo di una banda di professionisti del crimine è tale Parker, del quale non si sa nulla, tranne che ha il corpo pieno di vistose cicatrici. Dei flashback non chiariscono alcunché : lo si vede con la fidanzata bionda , tale Claire (Emma Booth ) e insieme al "suocero" interpretato da Nolte, anch'egli coinvolto in affari poco puliti.
Parker parrebbe un nuovo antieroe simpatico, ma questo non lo salva dal tradimento dei complici, i quali lo abbandonano in un fiumiciattolo dopo avergli sparato, convintissimi di averlo fatto fuori.
Da questo momento in poi, l'obiettivo di Parker è la vendetta.
Il film riproduce un' America convenzionale di brave persone e cattivi soggetti. Ma a lungo andare si fanno strada ripetitività e noia: le intenzioni del personaggio principale (in attesa che il pubblico aspetti l'arrivo dei colpi di scena) non sono chiare.
E' un figlio di puttana o un ribelle questo Parker?
La seconda parte è ambientata a West Palm Beach dove Leslie (la Lopez) impiegata di un'agenzia immobiliare, è frustata perché non fa parte del jet set dei ricchi e anche in quanto convive con una madre svanita e rompiscatole( Lupone).
Il fondoschiena della Lopez viene inquadrato la prima volta in maniera volgare, la seconda perché obbligata a uno spogliarello da Parker (per perquisirla), la terza (ancora!) in quanto il suo culo fa gola a un poliziotto dai lineamenti marcati, interessato a lei come ipotetica moglie . Ma quello che è peggio è che la stessa Lopez apprezza i lati b, naturalmente maschili: ed ecco anche l'inquadratura del sedere di Statham.
La donna amata da Parker appare e scompare:la bionda Claire sfugge dalle grinfie di un ladro e si trasforma in infermiera, cucendo i punti sulle ferite di Parker, dopo uno dei suoi tantissimi duelli a colpi di coltello o armi da fuoco.
Lo stesso Parker vive azioni di violenza standardizzate, ripetute all'inverosimile e con un'escalation imbarazzante di sangue e cattivo gusto. Basti dire che un "nemico" è quasi ammazzato da un grosso pezzo di porcellana staccato da un gabinetto...
Il doppiaggio di Mavi Felli è inadatto alla Lopez, la quale per metà film indossa un orribile tailleur scuro da lavoro. Inoltre Leslie (cioè sempre la Lopez) è umiliata anche sessualmente: Parker rifiuta le sue grazie perché, uomo tutto di un pezzo, non tradirebbe mai la sua Claire.
Jennifer Lopez rivela i suoi problemi esistenziali in una scena nella quale snocciola la sua frustrazione di vendere le case ai ricchi: si sente una nullità , anche per la mancanza di amore.
Il film sembra un pasticcio riuscito male, uno scarto di produzione a saldo. E nemmeno il sedere di Jennifer Lopez riesce a resuscitarlo.
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