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Corato (Ba). Serrati controlli contro lo spaccio di droga. In manette tre pregiudicati locali [CRONACA DELLA GDF ALL'INTERNO]

La droga sequestrata. (foto Gdf) ndr.

di Redazione

CORATO (BA), 12 GIU. - Un tempo i muretti “a secco” servivano per delimitare le proprietà terriere, oggi sono anche utilizzati come luoghi per nascondere sostanze stupefacenti. Giro di vite allo spaccio di droga nella città di Corato (BA). All’esito di serrati controlli sul territorio, i Finanzieri della Compagnia di Trani hanno tratto in arresto, nel corso di due distinte operazioni di servizio, eseguite nell’agro cittadino, tre pregiudicati del luogo, accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nella prima veniva sorpreso un soggetto, di anni 35, intento a prelevare, occultato sotto un sasso di un muretto a secco, un involucro ove era nascosta una busta bianca contenente “cocaina”, del peso di 50 grammi, pronta per essere tagliata in dosi. Nella seconda, invece, veniva intercettata un’autovettura con due soggetti a bordo, che si fermava nei pressi di un cavalcavia, dalla quale veniva visto scendere uno dei due occupanti , il quale, con fare sospetto, prelevava una busta di cellophane ben nascosta sotto un cumulo di pietre. La perquisizione personale eseguita nell’immediatezza consentiva il rinvenimento di numerosi altri involucri “cd. cipolline” contenenti cocaina ben nascoste nelle vicinanze. Complessivamente, al termine dell’attività operativa, sono stati sottoposti a sequestri 67 grammi di “cocaina”, 550 euro di vario taglio, presumibilmente provento dell’attività illecita e bilancini di precisione. 

La piantagione sequestrata. (foto Gdf) ndr.
CANOSA DI PUGLIA (BA): SCOPERTA UNA “SERRA” PER LA COLTIVAZIONE DI “MARIJUANA” IN UNA ABITAZIONE DEL CENTRO STORICO 

Era ormai diventato impossibile transitare per quel vicolo del centro storico di Canosa visto che l’aria era totalmente impregnata da un odore insopportabile e sgradevole. Una circostanza che non è sfuggita ad una pattuglia di finanzieri quando durante un controllo del territorio nella zona si accorgevano che l’odore proveniva da una vecchia abitazione disabitata. Infatti, la successiva perquisizione dell’immobile consentiva di scoprire una vera e propria “serra casalinga” all’interno della quale vi erano 24 piante di marijuana dell’altezza media di 1.60 mt, dalle quali il giovane figlio del proprietario ed un suo amico avrebbero potuto ricavare oltre 800 dosi. I due ragazzi avevano pensato a tutto per assicurarsi una rigogliosa crescita delle piante, non solo utilizzando specifici fertilizzanti e prodotti chimici ma anche dotando la serra di potenti lampade alogene tale da rendere un favorevole micro clima. Non solo, i due giovani “coltivatori in erba” avevano fatto in modo che i costi sostenuti per la tenuta della serra fossero alquanto esigui manomettendo il contatore dell’energia elettrica in maniera tale da non pagare i relativi consumi, e garantendosi così un netto guadagno. Le operazioni si sono concluse con il sequestro delle 24 piante oltre all’unità immobiliare e con l’arresto di uno dei due giovani per coltivazione illecita di sostanza stupefacente e furto aggravato di energia elettrica. Per l’altro ragazzo, invece, risultato irreperibile, è scattata la denuncia a piede libero.





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