Politica Internazionale. Nuovo incontro Renzi-Merkel
L'incontro tra Renzi e la Merkel. (foto Agi) ndr. |
di Redazione
BRUXELLES, 27 GIU. (AGI) - Per conciliare la disciplina dei conti pubblici nazionali con le esigenze della crescita e della creazione di posti di lavoro, occorre fare un "miglior uso" della flessibilita' insita nelle regole comunitarie: e' quanto si legge nell'ultima versione delle conclusioni del Consiglio Europeo, rivista durante la notte dagli sherpa dei Ventotto.
Un incontro bilaterale tra il presidente del consiglio Matteo Renzi e la cancelliera tedesca Angela Merkel ha avuto luogo nella sede del Consiglio Europeo, prima dell'inizio del vertice. Stando a quanto si apprende, i due leader europei hanno fatto un giro d'orizzonte sul testo del documento programmatico per la prossima Commissione e sulle nomine ai vertice delle istituzioni europee.
La conversazione e' avvenuta in un clima molto positivo, viene riferito ancora. La partita delle nomine europee, dunque, entra nel vivo e non e' escludo che abbia bisogno dei 'tempi supplementari'. E qualche ora supplementare servira' anche per la messa a punto definitiva del documento Van Rompuy, il testo che, con i contributi dei diversi Paesi, il mediatore belga. Ieri, al momento di stringere, tra il premier e Angela Merkel c'e' stato qualche momento di frizione. Motivo del contendere la possibilita' di inserire o meno il cofinanziamento dei fondi Ue e il pagamento della Pubblica amministrazione nel Patto di stabilita' e quindi, i criteri precisi della flessibilita' stessa. In un clima tornato cordiale, Renzi e Merkel, insieme agli altri leader, hanno deciso di far lavorare gli sherpa per tutta la notte per fissare in modo dettagliato il rapporto tra flessibilita' e riforme.
Quanto alle nomine, pare che, al di la' del nome di Junker, su cui prosegue il braccio di ferro solitario di David Cameron che ha lanciato l'ennesima bordata nei confronti di Jean-Claude Juncker, che oggi diventera' con ogni probabilita' il nuovo presidente della Commissione Ue. "E' la persona sbagliata", ha tagliato corto Cameron, arrivando alla seconda giornata di lavori del Consiglio Europeo, in corso da ieri a Yipres, in Belgio. "Lui non e' la persona giusta per far crescere questa organizzazione", ha insistito. L'ostilita' nei confronti dell'ex premier lussemburghese e' sempre stata motivata dal leader conservatore con l'accentuato europeismo di Juncker, che Londra giudica potenzialmente lesivo della sua sovranita'. "Ci sono occasioni", ha incalzato Cameron, "nelle quali e' molto importante mantenere fede ai propri principi e attenersi alle proprie convinzioni, persino se le probabilita' si sono pesantemente accumulate a proprio sfavore, piuttosto che adattarsi a qualcosa che si ritiene profondamente sbagliata. E oggi", ha sottolineato, "e' appunto uno di quei giorni".
intanto l'Agenzia Europea Frontex, "strumento di solidarieta' europea nella gestione dei confini", deve "rafforzare la sua assistenza operativa, soprattutto per sostenere gli Stati Ue sottoposti ad una forte pressione ai confini esterni". E' quanto si legge nell'ultima versione delle conclusioni del Consiglio Europe, nel capitolo che riguarda le politiche dell'immigrazione.
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