Bari. Porto di Bari: sequestrati 20 chilogrammi di “marijuana” – in arresto un cittadino albanese [CRONACA DELLA GDF ALL'INTERNO]
La droga sequestrata. (foto) ndr. |
di Redazione
BARI, 29 LUG. - Era da poco sbarcato dalla M/N SVETI STEFAN proveniente dal Montenegro un insospettabile albanese che, alla guida di una autovettura come tante altre, si accingeva a lasciare il Porto di Bari con a bordo una coppia di suoi connazionali,
La situazione, apparentemente normale, non convinceva del tutto i Finanzieri del Gruppo Bari che, in collaborazione con i Funzionari del locale Ufficio Antifrode dell’Agenzia delle Dogane, decidevano di sottoporre il veicolo, una “Volkswagen Sharan”, ad un accurato controllo, rinvenendo, all’interno del serbatoio di carburante, 21 involucri a tenuta stagna contenenti complessivamente circa 20 chilogrammi di” marijuana”.
Il conducente dell’auto, di anni 61, è stato tratto in arresto ed associato alla Casa Circondariale di Bari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, cui dovrà rispondere di traffico internazionale di sostanze stupefacenti, mentre il mezzo utilizzato per il trasporto è stato sottoposto a sequestro.
I due passeggeri, che sono risultati estranei alla vicenda, hanno potuto proseguire il loro viaggio verso una città del nord Italia.
Il Porto di Bari si manifesta, ancora una volta, uno snodo particolarmente sensibile ai traffici illeciti. Infatti, dall’ inizio dell’anno ad oggi, sono state sequestrate oltre tre tonnellate di droghe leggere.
CORATO (BT): SCOPERTE NR. 3 AZIENDE SCONOSCIUTE AL FISCO - RECUPERATI A TASSAZIONE RICAVI PER 33 MILIONI DI EURO ED IVA PER OLTRE 3,5 MILIONI DI EURO
Le Fiamme Gialle della Compagnia di Trani hanno scoperto tre aziende di Corato (BA) “evasori totali” che operavano, da diversi anni, come intermediari nel settore vinicolo acquistando uva dagli agricoltori e collocandola, nello stato originario o sotto forma di mosto, presso cantine della Puglia. Tuttavia, a fronte di questa situazione di apparente normalità, con introiti milionari, decine di dipendenti e svariati automezzi utilizzati per il trasporto dei prodotti, le tre imprese, oltre a non presentare dichiarazioni ai fini dell’ IVA e delle Imposte dirette, non versavano alcun tributo all’Erario. In particolare, si tratta di una ditta individuale ed una società a responsabilità limitata, gestite entrambe dallo stesso soggetto, nei cui confronti sono state eseguite verifiche fiscali. Gli approfondimenti ispettivi sono stati estesi ad uno dei loro maggiori fornitori: una ditta individuale, anch’essa totalmente inadempiente ai fini fiscali. Alla ricostruzione del reale volume di affari delle tre aziende, i Finanzieri sono pervenuti analizzando meticolosamente la frammentaria documentazione fiscale rinvenuta ed avvalendosi di controlli incrociati e questionari. Al termine, è emerso un impressionante quadro evasivo, i cui dati più rilevanti si riassumono in ricavi non dichiarati ai fini delle imposte dirette per 33 milioni di euro ed IVA evasa per oltre 3,5 milioni di euro. Due soggetti dovranno anche rispondere all’Autorità Giudiziaria di reati tributari previsti dal D.Lgs. 74/2000.
CORATO (BT): SCOPERTE NR. 3 AZIENDE SCONOSCIUTE AL FISCO - RECUPERATI A TASSAZIONE RICAVI PER 33 MILIONI DI EURO ED IVA PER OLTRE 3,5 MILIONI DI EURO
Le Fiamme Gialle della Compagnia di Trani hanno scoperto tre aziende di Corato (BA) “evasori totali” che operavano, da diversi anni, come intermediari nel settore vinicolo acquistando uva dagli agricoltori e collocandola, nello stato originario o sotto forma di mosto, presso cantine della Puglia. Tuttavia, a fronte di questa situazione di apparente normalità, con introiti milionari, decine di dipendenti e svariati automezzi utilizzati per il trasporto dei prodotti, le tre imprese, oltre a non presentare dichiarazioni ai fini dell’ IVA e delle Imposte dirette, non versavano alcun tributo all’Erario. In particolare, si tratta di una ditta individuale ed una società a responsabilità limitata, gestite entrambe dallo stesso soggetto, nei cui confronti sono state eseguite verifiche fiscali. Gli approfondimenti ispettivi sono stati estesi ad uno dei loro maggiori fornitori: una ditta individuale, anch’essa totalmente inadempiente ai fini fiscali. Alla ricostruzione del reale volume di affari delle tre aziende, i Finanzieri sono pervenuti analizzando meticolosamente la frammentaria documentazione fiscale rinvenuta ed avvalendosi di controlli incrociati e questionari. Al termine, è emerso un impressionante quadro evasivo, i cui dati più rilevanti si riassumono in ricavi non dichiarati ai fini delle imposte dirette per 33 milioni di euro ed IVA evasa per oltre 3,5 milioni di euro. Due soggetti dovranno anche rispondere all’Autorità Giudiziaria di reati tributari previsti dal D.Lgs. 74/2000.
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