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Bari. AMIU: “Basta scuse, molti commercianti e ristoratori non vogliono effettuare la raccolta differenziata"

I raccoglitori dell' Amiu. (foto) ndr.
"Il tempo degli alibi è finito: abbiamo prove inconfutabili, sanzioneremo e vigileremo chi si renderà protagonista di errato conferimento”

di Redazione

BARI, 30 SETT. - “All’inizio era la frequenza della raccolta troppo bassa, poi l’assenza dei cassonetti per la raccolta dell’organico, quindi la mancanza di aree dedicate… a questo punto siamo curiosi di sapere quale sarà la prossima scusa, magari che i colori dei cassonetti sono poco attraenti o che i modelli dei bidoni non sono abbastanza alla moda”. Gianfranco Grandaliano, presidente di Amiu Puglia, ribadisce che “non esiste la reale volontà, da parte di molti esercenti di Bari, in particolare dei ristoratori, di effettuare la raccolta differenziata. Siamo in possesso di prove inconfutabili, anche fotografiche, acquisite aprendo i bustoni conferiti domenica scorsa da esercizi commerciali cittadini, che dimostrano come la raccolta differenziata sia praticamente pari allo zero. Eppure le condizioni per differenziare ci sono tutte e smontano ogni alibi: è in fase di completamento l’istallazione di 2500 cassonetti per l’organico sull’intero territorio cittadino, l’informazione è stata realizzata a tappeto, senza dimenticare che gli esercizi commerciali possono contattare l’Amiu per richiedere cassonetti da utilizzare nella propria attività per dar vita a una raccolta differenziata spinta. Eppure, allo stato attuale, di richieste ne sono arrivate davvero poche e in molti casi solo dopo la minaccia di una denuncia alla Procura della Repubblica”. “Attraverso una raccolta differenziata spinta – spiega il presidente dell’Amiu – il rifiuto residuo da conservare nelle giornate colpite dall’ordinanza sarebbe davvero minimo, come il disagio per gli esercizi commerciali. Certo, se ci si nega a prescindere a differenziare i disagi aumentano, per tutti”. Grandaliano conferma quindi la linea dura. “Useremo le prove in nostro possesso per sanzionare i commercianti e i ristoratori che si sono resi protagonisti di un errato conferimento. Allo stesso modo incrementeremo i controlli prestando particolare attenzione agli esercizi commerciali e chiederemo al corpo della Polizia Municipale di fare altrettanto, con altrettanta inflessibilità. Tuttavia, confermiamo la piena disponibilità a dialogare con gli esercenti che ne facciano richiesta per promuovere la raccolta differenziata fra gli stessi, a patto che ciò non significhi violare le regole stabilite dall’ordinanza”.





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