Calcio. Un Foggia sempre piu’ brutto a digiuno di gol da tre partite
De Zerbi e Brescia. (foto com.) ndr. |
di Mario Schena
FOGGIA, 29 SETT. - Turno infrasettimanale in notturna per il Foggia che ha ospitato allo Zaccheria l’Aversa Normanna nella quarta giornata del campionato di Lega Pro girone C. De Zerbi, neo iscritto al corso da “allenatore professionista di 2^ categoria” ha riavuto a disposizione Marcello Quinto reduce dai due turni di squalifica scontati per la testata ad un avversario nella trasferta di Cosenza. Rossoneri ancora orfani degli infortunati D’Angelo, Grea, D’Allocco e dello spagnolo Sainz-Maza, ma La formazione titolare è quella uscita sconfitta dal “Ciro Vigorito” di Benevento con Narciso in porta, difesa a quattro con Bencivenga ed Agostinone difensori esterni e la coppia centrale formata da Loiacono e Gigliotti. Centrocampo composto, da Quinto schierato play basso e da Agnelli e Gerbo come centrocampisti centrali. Aattacco formato da Bollino, favorito su Leonetti, attaccante esterno destro, Iemmello punta centrale e Cavallaro sulla fascia sinistra. Ancora in panchina gli ultimi due acquisti del calciomercato; Potenza entrato nella ripresa e Sarno che finora ha disputato solo due spezzoni di gara. L’Aversa Normanna, penultima in classifica e allenata dall’ex tecnico di Manfredonia e Foggia Novelli, è reduce dalla sconfitta interna patita con il Savoia che l’ha fatta scivolare al penultimo posto in classifica con soli due punti. La squadra campana è scesa in campo con il chiaro intendo di portar via almeno il pareggio. Arbitro dell’incontro il signor Emanuele Mancini della sezione AIA di Fermo, assistito dai signori Christian Greco e Giampiero Urselli, entrambi anch’essi della sezione AIA di Taranto. Si parte ed il Foggia da' la netta impressione di essere a disagio. L'Aversa Normanna se ne accorge e prende man mano coraggio ed iniziativa diventando padrona del centrocampo. Il Foggia ad inizio gara e' incapace di insidiare la retroguardia campana, anzi, subisce l'intraprendenza dei ragazzi di Novelli che si rendono molto pericolosi subito dopo il quarto d'ora con N'Diaye che sugli sviluppi di un calcio d'angolo schiaccia pericolosamente di testa impegnando Narciso in una parata difficile. Dopo quattro minuti lo stesso N'Diaye approfittando di un errato disimpegno della retroguardia rossonera va al tiro costringendo il portiere del Foggia ad un'altra difficile parata. Il pubblico rumoreggia ed il FoggIa capisce che se non cambia passo difficilmente potrà creare pericoli all'avversario. Poco dopo la mezz'ora un traversone di Cavallaro dalla sinistra viene pericolosamente messo in angolo da Scognamillo. Ci prova Gerbo dalla distanza, ma la sua conclusione e' forte ma centrale. L'unica e sola palla gol per i rossoneri arriva al quarantaseiesimo sui piedi di Iemmello involatosi tutto solo verso la porta di Forte, ma il centravanti del Foggia spara incredibilmente addosso al portiere facendosi deviare il tiro in angolo. Due i minuti di recupero concessi che non sortiscono alcun effetto. Si riprende con il Foggia, probabilmente strigliato negli spogliatoi dal duo Brescia-De Zerbi, carica e testa bassa e comincia a farsi davvero pericoloso. Al settimo e' Gigliotti appostato sul palo a deviare in porta la sfera che viene incredibilmente ribattuta fuori, dopo due minuti e' Bollino a non arrivare sulla sfera di un nulla su di un traversone dalla sinistra che taglia tutta l'area di porta. De Zerbi sostituisce proprio Bollino con Sarno cercando la qualità. Al quarto d'ora gran bordata di Iemmello da posizione decentrata in area che termina sull'esterno della rete. E' un altro Foggia, almeno sul piano della determinazione, ma ancora molto impreciso in fase di finalizzazione. Al ventinovesimo il Foggia va alla conclusione con Iemmello che sfiora il palo alla sinistra di Forte e sul capovolgimento di fronte Carbonaro scalda le mani a Narciso con un tiro rasoterra dall'interno dell'area. Mischia furibonda a tre minuti dalla fine in area dell'Aversa Normanna, ma nessuno dei numerosi giocatori in casacca rossonera riesce a mettere in rete. Ben cinque i minuti di recupero, ma la stanchezza fa perdere lucidità e si cominciano a sbagliare anche i passaggi più facili. Non accade più nulla e la partita termina con le bordate di fischi del pubblico. Il Foggia e' decisamente in una fase involutiva sul piano del gioco e non va a rete da tre giornate. Presto per preoccuparsi, ma qualcosa va rivisto.
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