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Difesa. Libano: la Brigata “Pinerolo” subentra alla Brigata “Ariete” al comando del Sector West di Unifil

Lo scambio di consegne dei comandi. (foto com.) ndr.

di Redazione

SHAMA (LIBANO), 13 OTT. - Il Sottosegretario alla Difesa, Onorevole Gioacchino ALFANO, accompagnato dal Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze (COI), Generale di Corpo d’Armata Marco BERTOLINI, ha presenziato alla cerimonia di avvicendamento alla guida del Sector West di UNIFIL che si è svolta questa mattina presso la base Millevoi di Shama, sede del Contingente nazionale, tra la Brigata “Ariete”, cedente, e la Brigata “Pinerolo”, subentrante. All’evento hanno partecipato i rappresentanti delle autorità politiche, religiose e militari locali,nonché delegazioni di diverse nazionalità presenti in UNIFIL. L’onorevole ALFANO, nel suo intervento, ha voluto rimarcare l’importanza di UNIFIL considerata la principale forza di stabilizzazione della regione, ma ha anche evidenziato i legami tra l’Italia e il Libano, e la crescente cooperazione tra i due Paesi "che porterà, presto, a raggiunger un nuovo traguardo, con l’apertura del Centro di Addestramento delle Forze Armate libanesi”. L’occasione è stata propizia per tracciare, alla presenza del Force Commander and Head of Mission di UNIFIL, Generale Luciano PORTOLANO, un punto di situazione sulle numerose iniziative di stabilizzazione portate a termine negli ultimi sei mesi dal contingente italiano, in stretto coordinamento con le Forze Armate Libanesi (LAF). Tali attività, condotte anche a supporto della popolazione e delle istituzioni locali, hanno certamente contribuito a mantenere e ad accrescere la stabilità e la sicurezza nel sud del Libano e, di riflesso, nell’intero Paese e nell'area medio - orientale. A guidare gli oltre tremila peacekeepers che operano nel Sector West di UNIFIL sarà ora il Generale Stefano DEL COL, che ritorna in Libano dopo l’esperienza maturata nel 2008 quale Comandante della Task Force ITALBATT. La Pinerolo, rinforzata da altri assetti provenienti da tutta Italia, assumerà la denominazione JTF-L (Joint Task Force – Lebanon) e opererà, “insieme” alle Forze Armate di altre 8 nazioni: Slovenia, Brunei, Finlandia, Malesia, Corea del Sud, Ghana, Irlanda, Tanzania, per la piena applicazione della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. In tale contesto i circa 1100 Italiani garantiranno il monitoraggio della cessazione delle ostilità tra Libano e Israele, il supporto alle Forze Armate libanesi dispiegate nel Libano del sud, per favorire il graduale miglioramento delle loro capacità di controllo della medesima area e, infine, l’assistenza alla popolazione civile attraverso la realizzazione di progetti CIMIC e Quick Impact Project per una crescita sostenibile della popolazione.





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