Teatro. Per la Rassegna "Rido Anch'io" al Teatro Bravò di Bari. LE "AMNESIE" DI MAX PISU, CRITICA COSTRUTTIVA ALLA REALTA'
Max Pisu al teatro Bravò. (foto GM) ndr. |
di Romolo Ricapito
BARI, 25 OTT. - Al Teatro Bravo di Bari per la prosecuzione della Rassegna "Rido Anch'io" lo spettacolo di e con Max Pisu "Amnesie", scritto in collaborazione con Riccardo Piferi, che ne ha curato anche la regia.
Come ricordato sul palco prima della rappresentazione dall'attore Antonello Loiacono, questo ciclo di show si ispira alla comicità sulfurea e surreale di Enzo Jannacci :"Rido Anchi'o" è un titolo mutuato dal brano "Vengo Anch'io", portato al successo dal celebre cantautore milanese (1935-2013) che fu anche cabarettista, medico, attore.
Un insieme di successi di Jannacci riempiva il teatro prima dello show; tra essi la poco conosciuta interpretazione di "Amapola", tratta dall'album "L'Importante".
Alcuni testi inediti di questo disco, rivalutato in seguito, furono scritti da Riccardo Piferi, regista per Max Pisu in questo "Amnesie" , lungo monologo dalla comicità rilassata, ma pungente.
Max Pisu ha esordito con una sorta di dialogo confidenziale col pubblico, stabilendo da subito una forma istintiva di empatia che è andata mantenendosi per l'intera serata.
Il popolare comico ha ricordato che la comicità è da intendere come una forma di realtà filtrata dall'ironia, che spesso offre un taglio ridicolo rispetto ad aspetti amari o drammatici del quotidiano.
"Amnesie" fa riferimento alla superficialità della nostra epoca, che velocizza tutto non dando però modo al singolo di orientarsi e attaccarsi a dei precisi riferimenti e valori .
Oppure, nella fattispecie, lo spettacolo offre uno scenario sugli incontri con i compagni di classe incontrati di nuovo dopo trent'anni, grazie (o a causa) di Facebook.
Tali tuffi nel vissuto , di grande attualità perché ormai molto diffusi, diventano grotteschi perché forzati, dettati da mode meccaniche o dal credere ingenuamente che ricreando il passato si possa recuperare la propria gioventù.
Altra situazione: i padri in attesa dei figli davanti alle scuole, comportamento che si trasforma in osservazione della realtà da una particolare prospettiva.
Il confronto con il profitto dei propri figli con i pargoli degli altri padri sfocia in un paragone tra padri e figli, rapportato alle diverse epoche.
L'epoca attuale porta con se novità come il car pooling e gli "emo", il cantante dei Tokio Hotel o Lady Gaga, oppure la figura del "nonno amico".
I Suv hanno sostituito le vecchie utilitarie delle mamme, che negli anni Settanta guidavano la Fiat 500 .
Genitrici che hanno perso in genuinità, assurgendo a icone della decadenza del costume.
L'assunto finale, dolce-amaro, è che i padri non sanno in realtà quasi nulla dei figli.
Lo spettacolo però pone al pubblico un preciso interrogativo: certe amnesie sono volute o reali?
Cosa nascondono?
Max Pisu ha l'abilità di uscire fuori dal copione e improvvisare: lo fa quando, inevitabilmente, qualche spettatore distratto assiste imbarazzato allo squillo del suo telefonino in sala.
Invece di arrabbiarsi, Pisu improvvisa delle gag su questa moderna forma di maleducazione senza infierire sul pubblico, riuscendo a suscitare i più scroscianti applausi.
I fraintendimenti tra coppie mature vengono esacerbati dalle occasioni mondane o da feste private, generanti equivoci causati dal rapporto con gente estranea, che crea a sua volta aspre gelosie.
Tali incontri fortuiti mettono alla prova la solidità della coppia, imbastendo bisticci e chiarimenti che terminano nell'apprendere di tradimenti, scontati oppure sorprendenti.
I palazzi supertecnologici di nuova costruzione nel nord ovest dell'Italia diventano una sorta di teatro all'aperto per anziani ed annoiati pensionati.
In questo contesto, i vecchi si rifugiano in ricordi infantili dei propri nonni, ora che sono nonni a loro volta.
L'attualità dovrebbe vedere il risorgere degli istinti sessuali con l'aiuto del Viagra, ma è un miraggio.
Si affronta anche il discorso dei vecchi che rubano al supermercato, trasformati in ladri dalla crisi ; oppure costretti a corsi formativi per diventare pratici col computer e internet.
Si elabora ancora il tema della decadenza del fisico in vecchiaia, avvertita come più drammatica dalle donne .
Il rito della cremazione, ormai di moda, è inteso come grottesco rispetto alla sepoltura tradizionale; le ceneri degli estinti diventano un elemento decorativo delle librerie casalinghe, perché le spoglie contenute nelle urne si confondono con i soprammobili...
Completano lo show, davvero ricco e impegnato dietro le note scanzonate, argomenti come la disaffezione al rito della messa domenicale, determinato dalla concorrenza di altri culti, più invasivi. Il mammismo, i viaggi della speranza a Lourdes...
Lo show di Max Pisu si trasforma in critica costruttiva rispetto a tanti luoghi comuni.
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