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Bari. Guardia di finanza e Polizia sequestrano beni al Consigliere Comunale Laccetti [CRONACA DELLA GDF ALL'INTERNO]

Le indagini della Gdf. (foto) ndr.

di Redazione

BARI, 18 NOV. - Finanzieri del Nucleo pt Bari/G.I.C.O. e personale della Squadra Mobile della Questura di Foggia, a seguito di complesse indagini patrimoniali, hanno proceduto a Foggia e a Cesena al sequestro preventivo, preordinato alla confisca per “sproporzione”, di beni nella disponibilità dell’ex consigliere comunale LACCETTI Massimo Matteo. La misura cautelare reale è stata disposta dal G.I.P. presso il Tribunale di Foggia, dottor Domenico Zeno, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Il suddetto provvedimento ablativo trae origine dalle indagini svolte dalla Squadra Mobile della Questura di Foggia nell’ambito delle quali lo scorso 2 aprile tre persone, tra cui lo stesso LACCETTI Massimo Matteo e l’allora responsabile dell’Ufficio SUAP del comune di Foggia, Biagini Fernando Antonio, furono attinte da ordinanza di custodia cautelare poiché ritenute responsabili di concussione in danno dell’imprenditore ZAMMARANO Raffaele. Le indagini eseguite dalle Fiamme Gialle, che sono consistite nella valorizzazione in chiave patrimoniale degli elementi acquisiti nell’indagine penale, nonché nell’esame, nel confronto e nell’intreccio di informazioni estratte dalle diverse banche dati in uso al Corpo, hanno permesso di verificare l’assoluta sproporzione tra i beni nella disponibilità del LACCETTI Massimo Matteo e la sua capacità economica, ufficialmente dichiarata. Nello specifico, è stato dimostrato che, nel periodo 2007 – 2012, il nucleo familiare del LACCETTI, a fronte di disponibilità ufficiali per circa 180 mila euro, aveva di contro effettuato acquisti ed investimenti per oltre 240 mila euro. Pertanto, sulla base del provvedimento emesso dall’Autorità Giudiziaria, sono stati sottoposti a sequestro preventivo un immobile, due autovetture ed il 50% del capitale di una società dedita all’esercizio e all’accettazione di scommesse e concorsi pronostici avente sede in Cesena, ritenuta di fatto nella disponibilità del LACCETTI, tramite interposta persona. Il valore dei beni sottoposti a sequestro nell’odierna mattinata è di circa 110 mila euro. La misura cautelare attuata fa seguito ai due sequestri preventivi per equivalente che i finanzieri del G.I.C.O. e gli agenti della Squadra Mobile hanno già eseguito nei mesi di aprile e maggio scorsi nei confronti di LACCETTI e BIAGINI. In quelle occasioni furono sequestrati denaro, gioielli e autovetture per un valore complessivo di 106 mila euro. 

BARI: LA SOCIETA’ EXCELSIOR, GESTORE DELL’OMONIMO HOTEL ED IL SUO AMMINISTRATORE LUIGI FARACE CITATI A GIUDIZIO DAVANTI ALLA CORTE DEI CONTI DI BARI. ESEGUITO SEQUESTRO DI BENI PER OLTRE 1.400.000 EURO

A seguito di pregresse indagini da parte del Nucleo di Polizia Tributaria di Bari, la Procura Regionale della Corte dei Conti ha emesso, nelle scorse settimane, a tutela dell’Erario, un atto di citazione a comparire dinanzi alla Sezione Giurisdizionale per la Puglia dell’Organo contabile nei confronti della EXCELSIOR S.p.A. - esercente l’attività alberghiera denominata “Hotel EXCELSIOR” - e del suo rappresentate legale Luigi FARACE. L’udienza di comparizione si terrà il 15 gennaio 2015. L’atto di citazione, finalizzato al risarcimento del danno erariale pari ad €.1.407.900,60 causato dalla predetta Società e dal suo rappresentante legale a seguito di indebite percezioni di provvidenze pubbliche, scaturisce da una complessa attività ispettiva svolta d’iniziativa dalle Fiamme Gialle baresi, nell’ambito di una progettualità più generale coordinata a livello centrale. In tale contesto, la “Excelsior S.p.A.”, risultava beneficiaria di contributo pubblico ex Lege n.488/92, concesso per euro 1.564.334,00 ed erogato per euro 1.407.900,60. Nel corso delle investigazioni venivano rilevate molteplici irregolarità connesse alla percezione dei detti contributi costituenti il reato di falso e di truffa aggravata e, per tale motivo, rimesse alla valutazione della Procura della Repubblica di Bari. Questa, all’esito delle indagini ed accertate le gravi violazioni segnalate, tra le quali l’emissione di fatture false volte a gonfiare i costi assistiti dal contributo e le fittizie assunzioni di personale finalizzate a simulare livelli occupazionali in realtà mai raggiunti, chiedeva ed otteneva nel 2011 dal G.I.P. presso il locale Tribunale il sequestro preventivo per equivalente (in quanto di importo equivalente all’ammontare delle provvidenze pubbliche indebitamente concesse) di beni immobili di proprietà della EXCELSIOR e del suo legale rappresentante Farace Luigi. Successivamente, la stessa Autorità Giudiziaria Ordinaria chiedeva il rinvio a giudizio del Farace, unitamente ad altri soggetti, resisi responsabili dei reati di falso e truffa aggravata. A seguito di tale richiesta, il Giudice per le indagini preliminari, con sentenza del marzo 2014, dichiarava il non luogo a procedere nei confronti di tutti gli imputati per la sopravvenuta prescrizione dei reati, disponendo, contestualmente, il dissequestro dei beni precedentemente eseguito nei confronti della EXCELSIOR e del Farace. Le risultanze delle indagini di P.G. svolte, erano state però comunicate, dal Nucleo pt di Bari, anche alla Procura Regionale della Corte dei Conti per l’accertamento del danno erariale. L’A.G. contabile, sulla scorta di tale segnalazione, nonostante il dissequestro dei beni operato in sede penale, chiedeva ed otteneva nei mesi scorsi il sequestro conservativo dei beni di Luigi FARACE (consistenti in nr. 3 immobili di pregio siti in Bari) per un valore di oltre 1.400.000 euro al fine di tutelare le aspettative di ristoro dell’Erario per il danno patito a causa dei contributi indebitamente incassati dal Farace. Successivamente, veniva notificato agli interessati l’atto di citazione che introduce, ora, il giudizio davanti alla giurisdizione contabile.





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