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Economia. Tasso disoccupazione al massimo storico, 3,4 milioni senza lavoro

Giovani in cdi lavoro. (foto Agi) nd.

di Redazione

ROMA, 28 NOV. (AGI) - Non accenna a migliorare il mercato del lavoro: a ottobre, rileva l'Istat, gli occupati pari a 22,3 milioni sono scesi a ottobre rispetto a settembre di 55 mila unita' (stabili su base annua). In aumento i disoccupati, pari a 3,4 milioni, che in un mese - ossia a ottobre rispetto a settembre - sono 90 mila unita' in piu' (+2,7%) mentre rispetto a ottobre 2014 sono incrementati di 286 mila unita'. Ai massimi storici il tasso di disoccupazione che ha toccato a ottobre il 13,2%, un livello mai registrato dall'inizio delle serie storiche (e' in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,0 punti nei dodici mesi), e cioe' dal 1977. I disoccupati tra i 15 e i 24 anni sono 708 mila e il tasso di disoccupazione arriva ormai al 43,3%. Lo rileva l'Istat, spiegando che l'incidenza dei disoccupati di 15-24 anni sulla popolazione in questa fascia di eta' e' pari all'11,9%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 0,7 punti su base annua. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, ovvero la quota dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca di lavoro, e' pari al 43,3%, in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,9 punti nel confronto tendenziale. Pronto il commento del premier Matteo Renzi: "Il tasso di disoccupazione ci preoccupa, ma guardando i numeri il dato di occupati sta crescendo. Da quando ci siamo noi ci siamo piu' di 100 mila posti di lavoro in piu'". Da parte sua, il Ministro del Welfare Giuliano Poletti ha sottolineato come tali dati "evidenziano come l'andamento del lavoro segua quello altalenante di un'economia dove i segnali di ripresa debbono ancora fare i conti con la coda di una lunga crisi che continua a riverberare i suoi effetti negativi sull'Italia e l'Europa". Intanto, dal Ministero del Lavoro arriva anche una buona notizia, ossia "un andamento positivo dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato, pari ad oltre 400mila nuovi contratti, con un aumento tendenziale del 7,1% rispetto ad un anno prima". E' la prima indicazione che emerge da un'anticipazione dei dati forniti dal Sistema Informativo delle Comunicazioni Obbligatorie. rapporti di lavoro a tempo determinato rappresentano circa il 70% dei nuovi contratti, con un incremento dell'1,8% rispetto al terzo trimestre 2013.





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