Foggia. Un'altra bomba del racket a distanza di 14 ore (le foto)
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Il luogo dell'attentato. (foto N. Baratta) ndr. |
di Nico Baratta
FOGGIA, 19 NOV. - Foggia trema. Una bomba, presumibilmente del tipo carta, è stata fatta deflagrare innanzi la saracinesca di un esercizio commerciale. È accaduto ieri sera, alle ore 22:40 circa, in Piazza Siniscalco Ceci, di fronte il Palazzo di Città e a trenta metri dalla Prefettura. Preso di mira un ristorante prossimo all’inaugurazione. Il locale, per chi conosce Foggia era l’ex pizzeria “La Bufala” chiusa da un anno. Sul luogo si son precipitate le Forze dell’Ordine (solo due pattuglie, quelle in servizio tra l'altro) e un’autocisterna dei Vigili del Fuoco.Non vi sono state vittime e feriti, ne fiamme, solo un gran buco sulla saracinesca del locale. Tuttavia il gran boato avvertito in quasi tutta la città l’ha scossa dato che l’ultimo ordigno dinamitardo è stato fatto brillare ieri sera.
Paura, tanta paura. Foggia continua a tremare per paura degli attentati del racket che non teme lo Stato e chi cerca di combatterlo con collaborazioni e associazioni di settore. Tuttavia il proprietario del locale non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Il tutto è al vaglio degli inquirenti che non hanno dubbi sulla matrice.
Sul luogo si è recato anche il Vice sindaco di Foggia, Francesco D’Emilio. Lui a nome dell’Amministrazione comunale e di chi combatte il fenomeno malavitoso, Chiede più Stato, più collaborazione da parte dei cittadini, più presenza sul territorio da parte delle Forze dell'Ordine. Due pattuglie, tra Polizia e Carabinieri, di notte son poche. D’Emilio Ha ragione!!!
Ma sul posto vi era il Consigliere Comunale di maggioranza, Giuseppe Mainiero, che dopo aver atteso per circa mezz’ora che il Prefetto, S.E. la dott. Luisa Latella, si recasse sul luogo, lo chiama con il telefono. Tra i due nasce un diverbio acceso dove Mainiero chiede insistentemente e giustamente la sua imminente, quello della figura apicale dello Stato. Per la cronaca, fino alle ore 00:30, del Prefetto neanche l'ombra.
Da porre in evidenza che l’attentato è avvenuto dopo circa tre ore la fine di un vertice tra la neo associazione antiracket Giovanni Panunzio e la Camera di Commercio di Foggia. Un attentato che ha anche sapor di vendetta per le pene inflitte a molti affiliati della mafia foggia, la cosiddetta “Società ”, che nei giorni scorsi è stata condannata nel processo “Corona”.
Foggia trema per paura, mentre nei palazzi di categoria si tengono riunioni dove sortiscono solo appelli, programmi e volontà di fare, ma non le soluzioni.
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