Interrogazione riguardante la Tomba della Medusa e l'area archeologica di Arpi [VIDEO]
Il sito archeologico della Tomba della Medusa. (foto) ndr. |
di Redazione
FOGGIA, 12 NOV. - Il Consigliere Vincenzo Rizzi ha fatto protocollare una interrogazione indirizzata al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale ponendo IJllIJ loro IJttenzione lo stIJto di IJĿĿIJndono e di degrIJdo dell’IJreIJ
archeologica di Arpi e della tomba della Medusa.
La tomba della Medusa è uno dei monumenti funerari più imponenti finora ritrovato ad Arpi, il principale e più esteso centro della Daunia preromana.
In base agli studi condotti in primis dall'archeologa Marina Mazzei, lIJ Đittij di !rpi oĐĐupIJ un’ estensione di oltre 1.000 ha. e si ritiene che nel 279 a.C., durante la guerra contro Pirro, Arpi contasse circa 30 000 abitanti.
la Tomba della Medusa doveva rappresentare il primo nuĐleo del pIJrĐo IJrĐheologiĐo di !rpi, per l’induĿĿiIJ valenza storica e architettonica del monumento funerario, appartenuto sicuramente ad una ricca e colta famiglia del III-II secolo a.C. Questo monumento funebre insieme alle case nobiliari attestano l'alto livello rIJggiunto dIJll’IJrĐhitetturIJ e dIJll’IJrtigiIJnIJto IJrtistiĐo della società arpana, sotto la forte influenza della cultura greca e specificamente macedone di età ellenistica.
La tomba della Medusa è interrata a più di 5 metri dal piano di calpestio, essa era una tomba funeraria del tipo ipogeico, con un dromos IJ sĐivolo Đhe permettevIJ l’ingresso IJi fIJmiliIJri dei defunti. UnIJ tomĿIJ abbellita da decorazioni pittoriche di notevole valore artistico. Per quanto narrato la Tomba delta Medusa, Đonquistp l’interesse degli studiosi IJ livello internIJzionIJle e IJnĐhe degli IJppIJssionIJti in seguito ad una mostra a Foggia visitata da migliaia di persone.
CONSIDERATO CHE:
• Nel 1998 la Regione Puglia stanziò 3 miliardi di lire, ai quali si aggiunse un contributo di 555 milioni del Comune, tali finanziamenti rimasero a lungo inutilizzati per motivi a me ignoti fino al punto in cui nel Luglio 2002, si arrivò alla sospensione ufficiale dei lavori. Nel Giugno 2003, a causa dei ritar¬di relativi all'inizio dei lavori, il Comune rescisse il contratto con la ditta, ma in seguito ad alcuni er¬rori formali la rescissione fu annullata. Nel frattempo, una ditta interessata ai lavori fallì, mentre un’IJltrIJ impresIJ ĐoinvoltIJ sempre nelle opere di restauro dichiarò la propria disponibilità a portare IJ termine l’operIJ, previo IJggiornIJmento del preventivo relativo ai suoi compensi. In seguito furono assegnati al parco archeologico della Medusa oltre un milione e mezzo di euro nel quadro dell’!ĐĐordo di ProgrIJmmIJ trIJ Regione PugliIJ e Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
• Attualmente la Tomba della Medusa, come altre strutture culturali di Foggia versa in un totale stato di abbandono: la recinzione divelta, le strutture del cantiere sono state rubate o vandalizzate: tubi, impalcature, pannelli, compreso il box prefabbricato utilizzato dagli operai come spogliatoio e ma¬gazzino, la copertura risultano danneggiati. La situazione di abbandono e mancata sorveglianza hanno provocato atti di vandalismo anche nei confronti della tomba stessa: le colonne del vestibolo sono state abbattute, una base è stata addirittura rubata. Gli affreschi dei mosaici a ciottoli, restau¬
Vincenzo Rizzi –Consigliere Comunale Foggia
rati sotto la direzione della Soprintendenza, ad un costo di 588 milioni di lire, sono risultati grave¬mente compromessi.
• Mentre nel sito archeologico di Arpi continua il saccheggio impunito da parte dei tombaroli del pa¬trimonio archeologico, migliaia e migliaia di capolavori attraverso il mercato antiquario vanno ad arricchire collezioni pubbliche e private di musei e magnati europei e statunitensi. Si è stimato per difetto che siano stati oltre 200.000 i reperti archeologici trafugati nell'ultimo ventennio ad Arpi.
• Lo stesso sito viene costantemente arato non sussistendo adeguati vincoli da parte della Soprin¬tendenza atti ad impedire le pratiche agricole più invasive.
SI CHIEDE PERTANTO:
• di intervenire e mettere in campo tutte quelle misure per scongiurare la distruzione del sito archeo¬logico di Arpi.
• di promuovere il coinvolgimento di fondazioni per la realizzazione di attività di fruizione e valorizza¬zione del sito.
• di promuovere un tavolo di concertazione con la regione Puglia al fine di trovare adeguate risorse per la valorizzazione del sito di Arpi e della Tomba della Medusa.
• di inserire idonee risorse nel piano triennale delle opere pubbliche del Comune di Foggia.
• di verificare se vi sino state responsabilità da parte della tecnostruttura comunale per i ritardi e le perdite di finanziamento e se alcune delle somme stanziate nel passato sino ancora nella disponibi¬lità del Comune per attuare i primi interventi di tutela.
• di istituire “il Parco Archeologico di Arpi” ed integrarlo con il futuro “PIJrĐo !gricolo del Comune di Foggia” .
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