Minervino murge (BT). Alla vista dei carabinieri si libera della droga. Arrestato dai cc. [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]
La droga e il materiale sequestrato. (foto cc.) ndr. |
di Redazione
MINERVINO MURGE (BT), 12 NOV. - I Carabinieri della Compagnia di Andria e della Stazione di Minervino Murge hanno arrestato un 48enne di Andria ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso di un servizio perlustrativo i militari hanno notato che il conducente di una Renault, alla loro vista, si è disfatto di un involucro contenente 14 dosi di cocaina pari a circa 8 grammi. Bloccato l’uomo, i carabinieri hanno proceduto ad una perquisizione domiciliar nella frazione Montegrosso trovando ulteriori 75 grammi di cocaina, 29 di marijuana e 12 di hashish il tutto sottoposto a sequestro unitamente ad un bilancino di precisione, un trituratore elettrico e materiale per il confezionamento delle sostanze. Tratto in arresto il 48enne, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, è stato associato presso la locale casa circondariale.
MODUGNO (BA): SGOMINATA BANDA DI SPACCIATORI ANTICRISI. LA DROGA SI PAGAVA A RATE
I Carabinieri della Compagnia di Modugno hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Bari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di tre soggetti accusati di detenzione e spaccio continuato in concorso di sostanze stupefacenti.
Si tratta di soggetti di Grumo Appula, un 31enne, un 25enne e un 26enne quest’ultimo vittima, nel dicembre del 2013, di un tentato omicidio avvenuto a Grumo Appula che gli stessi Carabinieri hanno risolto nel giugno di quest’anno traendo in arresto i due sicari e il mandante (detenuto per altra causa) del grave fatto di sangue cui la vittima scampò per miracolo.
Il provvedimento cautelare odierno è stato adottato a conclusione di un’indagine multidirezionale, coordinata dalla Procura della Repubblica di Bari, avviata, parallelamente a quella sul tentato omicidio, che ha consentito di documentare l’esistenza nel comune di Grumo Appula di una fiorente attività di spaccio di cocaina venduta dal 25enne e dal 26enne a 80 euro al grammo per conto del 31enne che provvede a ritirare gli utili derivanti dall’illecita attività svolta dai complici assumendone la regia e il controllo.
L’indagine ha consentito di mettere in luce le modalità di cessione della sostanza. Vi era un preventivo contatto telefonico criptato tra clienti e pusher nel corso del quale gli interlocutori si accordavano sui luoghi dove incontrarsi. Le dosi di droga diventavano “focacce”, se i clienti non gradivano si lamentavano dicendo che le “focacce” erano “dure” o “ bruciate”. Non solo ma le risultanze indiziarie hanno fatto emergere uno spaccio tutt’altro che estemporaneo infatti i pusher potendo contare su una clientela affidabile e fidelizzata erano soliti agevolare i clienti con pagamenti dilazionati recuperando poi nel tempo i crediti vantati con numerose richieste avanzate per telefono.
Tratti in arresto i tre, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, sono stati associati presso la locale casa circondariale.
Il materiale sequestrato. (foto cc.) ndr. |
MOLFETTA (BA): SORPRESI A RUBARE UNA VETTURA SPERONANO AUTOMEZZO DEI CARABINIERI DILEGUANDOSI SU AUTO CARICA DI CENTRALINE ELETTRONICHE E ARNESI DA SCASSO RECUPERATI DAI CC.
Sorpresi a rubare una Peugeot, nonostante l’alt intimatogli, si sono dileguati a bordo di una Seat rubata dopo aver speronato l’auto dei Carabinieri. Ne è nato un pericoloso inseguimento al termine del quale, vistisi alle strette, hanno deciso di abbandonare l’auto, carica di centraline elettroniche e arnesi da scaso, per poi dileguandosi a piedi per le campagne circostanti. In tarda serata una pattuglia dei carabinieri della Compagnia di Molfetta, in servizio perlustrativo finalizzato alla repressione dei reati contro il patrimonio nella zona A.S.I., ha sorpreso due soggetti intenti a rubare una Peugeot. Gli stessi, alla vista dei carabinieri, sono saliti su una Seat Leon, con targhe sostituite e risultata rubata a Molfetta lo scorso 24 ottobre, che, nonostante l’alt intimatogli, ha puntato la “gazzella” dell’Arma speronandola e danneggiandola all’altezza del paraurti anteriore. Dopo l’impatto i malfattori si sono dati alla fuga venendo prontamente inseguiti. La corsa durava qualche chilometro finché i fuggitivi decidevano di abbandonare il mezzo e, dopo aver attraversato a piedi la ss16, si dileguavano per le campagne circostanti. Nell’auto i militari hanno trovato 43 centraline elettroniche, 1 scanner, 1 radio ricetrasmittente sintonizzata sulle frequenze dell’Forze dell’Ordine, 1 inibitore di segnale GPS, numerosi arnesi atti allo scasso tra cui 1 flex a batteria, il tutto sottoposto a sequestro. Sono in corso indagini finalizzate all’identificazione dei malfattori.
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