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Monito di Renzi, basta piagnistei Il mondo ci guarda con rispetto

Il Premier Renzi a Sydney. (foto Agi) ndr.

di Redazione

SYDNEY, 17 NOV. (AGI) - Basta con i piagnistei perche' l'Italia torna a crescere se torna a credere in se' stessa. Un claim che Matteo Renzi porta a Sydney nella sua visita alle eccellenze italiane. Prima su un cantiere Salini-Impregilo, poi in uno stabilimento Prismyan, societa' specializzata nella produzione di cavi per fibre ottiche West. Prima ancora, pero', il premier fa visita alla sede della Westfield, colosso della distribuzione con centri commerciali in Australia e Stati Uniti in procinto di sbarcare in Italia. La creatura del magnate australiano Lowy ha un progetto per la realizzazione di un mall a Mondadori, tra Milano e Segrate. Si tratta di un investimento estero in Italia da 1,3 miliardi di euro che creera', nel periodo della realizzazione, 27 mila occupati. A regime gli impiegati saranno circa 17 mila, oltre ai tremila attesi nell'indotto, con una aspettativa solo di gettito Iva per le casse dello Stato di 270 milioni l'anno senza considerare le tasse. Si tratta di un mall con un focus sulla grande distribuzione da realizzare entro il 2015. All'incontro erano presenti anche investitori italiani che hanno salutato il premier con entusiasmo:" Sei devastante - sono state le loro parole - l'unico in grado di affrontare i problemi del Paese". Presenti anche molti fondi di investimenti e molti fondi pensione. seconda tappa del tour e' stata sul cantiere del Northwestraillink, ferrovia sopraelevata che dovrebbe collegare Sydney alla newtown di Kellyville. Una infrastruttura strategica che dovrebbe rendere piu' facile la vita dei pendolari che ogni giorno si spostano verso la baia per lavorare. Protagonista dell'impresa la societa' italiana Salini-Impregilo. "Quando si decide di investire in infrastrutture e trasporti si investe nel futuro di una comunita' - ha sottolineato Renzi - ma questa opera e' molto di piu' del collegamento tra due centri abitati. E' un collegamento tra presente e futuro e tra Australia e Italia". Il premier ha infatti sottolineato l'importanza degli scambi commerciali tra i due Paesi, oltre alla condivisione delle capacita' "di realizzare infrastrutture. Esiste una enorme capacita' di immaginare e progettare nuove soluzioni. C'e' - ha continuato il premier - un made in Italy dell'alta tecnologia di cui gli italiani devono essere consapevoli". Nello stabilimento di Prismyan il presidente del Consiglio ha potuto toccare con mano la grande capacita' delle imprese italiane di misurarsi con competitori internazionali: "Prismyan ogni anno fattura oltre sette miliardi e di questi, solo il dieci per cento arriva dall'Italia. E' una realta' che ci dice come l'Italia abbia una storia da scrivere oltre che una da raccontare. Non e' chiaro fino in fondo quanto l'alta tecnologia e la qualita' del nostro Paese siano viste con rispetto all'estero".





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