Spazio pubblicità disponibile

Ultim'Ora

Politica. Caso Moro: Grassi «Con la commissione faremo luce sull'auto dei Servizi Segreti presente in Via Fani»

L'On. Gero Grassi. (foto) ndr.

di Redazione

ROMA, 27 NOV. - Grassi ha detto che la verita' non c'e' per la gran parte delle vicende chiave dei 55 giorni e la commissione d'inchiesta e' impegnata "alacremente" a mettere in fila tutto quello che "non quadra"."Abbiamo ad esempio chiesto al Dottor Infelisi in audizione che condusse le prime indagini a via Fani se si fecero riscontri sulle auto presenti quel giorno. Lui ci ha detto che non se ne fecero. Ora sappiamo, e su questo stiamo indagando, che la macchina chiave di via Fani, quella che impedi' di 'forzare' il blocco delle Br non era riconducibile a queste o era un'auto li per caso; si trattava di una macchina che da poco apparteneva ad una societa' vicina ai servizi segreti e che ritroviamo in altri episodi chiave come via Gradoli", ha spiegato il deputato. E a tal proposito Grassi ha citato gli approfondimenti di "importanti inchieste giornalistiche" che ora danno la certezza che quella macchina fu collocata li secondo una "sapiente regia". Le Br il 15 marzo notte bucarono le 4 ruote del furgone di un fioraio che parcheggiava sempre in via Fani pur di non aver inciampi ma l'indomani, il 16 marzo, nello stesso luogo dove si collocava il furgone si trovava la Austin Morris. Ha raccontato Valerio Morucci: "la presenza casuale di una Mini [in effetti una Austin morris] all'angolo di via Fani con via Stresa fu fatale per Aldo Moro" . Solo che quella presenza non fu "casuale". Quando l'autista del presidente Dc si rese conto di trovarsi al centro di un agguato, tento' istintivamente di spingere l'acceleratore per trovare una via di fuga ma la manovra gli fu impossibile: proprio l'Austin Morris gli sbarro' la strada, impedendo la manovra che avrebbe permesso la fuga. L'auto, (Roma T50354), era stata acquistata un mese prima dell'operazione Moro da una societa' immobiliare di nome Poggio delle Rose che aveva sede nella capitale in Piazza della Liberta' 10, esattamente nello stabile nel quale si trovava l'Immobiliare Gradoli. L'immobiliare Gradoli spa, proprietaria di alcuni appartamenti del civico 96 nell'omonima strada romana dove e' stato ritrovato il 18 aprile 1978 il covo-prigione delle Br, era gestita da fiduciari del Servizio civile. Da dietro l'Austin Morris, cioe' da destra secondo la perizia del Moro-quater, partirono almeno due raffiche di colpi di mitra dirette contro l'Alfetta, l'auto della scorta di Moro. Solo che le Br hanno sempre giurato che loro hanno sparato solo da sinistra.





***Questo Spazio pubblicità è in vendita***

Nessun commento