Calcio. Il Foggia “stecca” e il Barletta ne approfitta
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Roberto Florianco. (foto com.) ndr. |
di Mario Schena
FOGGIA, 20 DIC. - Il derby va al Barletta, ma allo Zaccheria si è vista la più brutta partita dell’anno. Basta citare due soli numeri; un solo tiro nello specchio della porta, quello del vantaggio biancorosso ed un solo calcio d’angolo in tutti i novanta e passa minuti di gioco. Diciamolo subito, con un Barletta schierato con un ermetico cinque-cinque-uno, si è capito dall'inizio che per il Foggia, già macchinoso di suo nell'impostare l'azione, sarebbe stato difficile se non impossibile, come poi si è verificato, penetrare nella retroguardia biancorossa ed infatti fino al decimo minuto le due squadre non hanno impensierito minimamente i portieri avversari, poi ci ha pensato Cavallaro a far partire un cross a giro dalla sinistra allontanato in tuffo da Liverani prima che Iemmello potesse battere a rete. Fitta ragnatela a centrocampo con il Barletta arroccato nella propria metà campo, ma il Foggia al ventisettesimo commette un grave errore con Sainz-Maza che perde palla a metà campo consentendo a Floriano di andarsene a rete, l'esterno biancorosso a venti metri dalla porta di Narciso fa partire un fendente micidiale che si infila all'incrocio dei pali della porta rossonera. Barletta in vantaggio e Foggia annichilito. La squadra di Sesia serra ancora di più i ranghi e la reazione del Foggia e' inizialmente sterile. La partita si trascina fino alla fine del primo tempo con un inutile tentativo dei rossoneri di scardinare la difesa del Barletta che sempre più tranquillo per il vantaggio controlla le sfuriate del Foggia che sembra aver smarrito idee e gioco. Termina la prima frazione di gioco senza un minuto di recupero e che puo' essere archiviata come una delle più noiose della storia del Foggia, basti pensare che l'unico tiro nello specchio della porta e' stato quello del vantaggio dei biancorossi. Si riparte, ma il copione e' lo stesso, Foggia all'attacco, ma sempre macchinoso. Al secondo minuto punizione dal limite per fallo su Iemmello, ma questa volta la conclusione di Sarno non è precisa come è accaduto nella gara con il Lecce e il tiro termina sulla traversa. Dalla curva rossonera piovono petardi e oggetti, uno dei quali colpisce, senza conseguenze serie, il portiere del Barletta. Al dodicesimo una corta respinta di Radi consente ad Agnelli di battere a volo dal limite, il tiro e' forte, ma impreciso. Passano i minuti ed il Foggia fatta sempre di più nel cercare il pareggio. Al ventiquattresimo un bel cross di Bencivenga dalla destra viene colpito di testa da Iemmello, ma senza forza e centrale. A cinque minuti dal termine, Bollino che ha rilevato Cavallaro, fa partire un tiro forte e a giro che non passa lontano dal palo alla destra di Liverani. Bravo Narciso a parare il tiro di Palazzolo partito in fuga solitaria è arrivato alla conclusione in diagonale in area. Cinque i minuti di recupero dove l’unico sussulto lo dà ancora Bollino messo giù in area, ma per il direttore di gara non ci sono gli estremi per la massima punizione. Vince quindi il Barletta al quale va il merito di essersi saputo difendere con ordine e tenacia. Foggia brutto e incapace di esprimere il bel gioco visto in altre occasioni. Il pari sarebbe stato più giusto, ma i derby hanno regole a parte e finali imprevedibili.
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