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Manfredonia (Fg). Recidivo nuovamente in carcere per detenzione di droga

L'arrestato Antonio Rignanese (foto Ps) ndr

di Redazione

MANFREDONIA (FG), 29 NOV. - Il giorno prima aveva eluso un posto di blocco della Polizia sulla strada Manfredonia - San Giovanni Rotondo.In casa deteneva eroina e cocaina. Inoltre, per respingere le Forze dell'Ordine, utilizzava telecamere di sorveglianza e cani. Antonio Rignanese è stato arrestato e sottoposto nuovamente alla misura degli arresti domiciliari. Droga, telecamere e cani in casa: 38enne arrestato a Manfredonia.

Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, evasione dagli arresti domiciliari e interferenze illecite nella vita privata mediante l’uso di strumenti di ripresa visiva. Per questo motivo gli agenti del commissariato di Manfredonia hanno tratto in arresto il noto pregiudicato Antonio Rignanese, 38enne nato a Barletta ma residente a Manfredonia. L’attività ha consentito di sottoporre a sequestro 200 grammi di eroina e cocaina, in parte suddivisa in dosi per lo spaccio al dettaglio, un bilancino di precisione, un trita erba utilizzato per la preparazione di altro tipo di stupefacente non rinvenuto, quattro telecamere ad alta risoluzione a colori e un DVR di un impianto di videosorveglianza di ultima generazione.

Le indagini, avviate su disposizione commissariato De Paolis, ha consentito di constatare che sui muri perimetrali dell’abitazione di Rignanese erano state installate illegalmente quattro telecamere di videosorveglianza, due delle quali monitoravano, in modo permanente, l’intera via Palatella che giunge sino alla centrale Piazza Marconi. Erano state installate con lo scopo di dominare la zona circostante e monitorare i movimenti delle forze dell’ordine. L’impianto era connesso ad un televisore con maxi schermo e relativo DVR, installati all’interno dell’appartamento che consentiva al 38enne di gestire con assoluta sicurezza e tutela i suoi traffici illeciti.


La flagranza del reato prevista dall’art. 615 bis ha indotto il personale di polizia a procedere a perquisizione domiciliare estesa a tutti i locali di pertinenza dell’uomo e sul terrazzo posto nella parte superiore dell’abitazione dell’indagato. All’interno di un tubo di sfiato, gli agenti rinvenivano l’ingente quantità di sostanza stupefacente e all’interno dell’appartamento tutto l’occorrente per il confezionamento della cocaina e dell’eroina. Sul terrazzo, a difesa del territorio, c’erano anche tre cani di grossa taglia sprovvisti di microchip, quindi anonimi all’anagrafe canina. Il giorno precedente all’arresto Rignanese, tra l’altro, si sottraeva volontariamente ad un controllo di polizia da parte di una volante. Infatti, sebbene riconosciuto alla guida di una Audi di grossa cilindrata, preferiva non osservare l’alt polizia impostogli dal personale operante, per darsi ad una spericolatissima fuga in direzione di San Giovanni Rotondo.


L’elevata pericolosità per l’incolumità di persone, veicoli e pedoni, ha indotto, in quella circostanza, il personale della volante a rinunciare all’inseguimento. La fuga e le sue modalità, apparentemente ingiustificate, lasciano presumere che lo stesso stesse effettuando qualche atto illecito, forse, proprio collegato alle sostanze stupefacenti, per i quali ha specifici pregiudizi penali, anche recentissimi. In quella circostanza, è stato deferito alla competente A.G., per i reati di evasione, resistenza a pubblico ufficiale. Su disposizione del Procuratore della Repubblica di turno presso il Tribunale di Foggia, dr.ssa Rosa Pensa, Antonio Rignanese è stato riassoggettato al regime degli arresti domiciliari, essendo incompatibile con il regime carcerario.





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