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Colle. Renzi: Si a Mattarella; Berlusconi, "Traditi i patti"

Le votazioni a Montecitorio. (foto Agi) ndr.

di Redazione

ROMA, 29 GEN. (AGI) - Il quorum alla prima votazione non viene raggiunto, ma non e' un danno come lo fu nel 2013: tutto previsto, questa volta. Soprattutto, pare reggere la candidatura di Sergio Mattarella al Quirinale. Una candidatura che trovera' tutte le previste preferenze solo alla quarta tornata, quando bastera' la maggioranza semplice per eleggere il candidato voluto fortemente dal Pd e da Matteo Renzi. Voluto molto meno - anzi: per nulla - da Silvio Berlusconi, e questa e' la novita' della giornata. Fino alla tarda mattinata era aleggiata addirittura l'idea che anche Forza Italia si sarebbe unita nel dare il proprio consenso a Mattarella (il quale, a scanso di equivoci, ha passato tutta la giornata chiuso nel suo studio alla Corte Costituzionale). Invece no: nel pomeriggio Silvio Berlusconi convoca i grandi elettori di FI e tuona contro il modo in cui si e comportato Renzi. Il Patto del Nazareno e' a repentaglio, adesso, e per quanto riguarda il nuovo inquilino del Quirinale se la vedano da soli, se da soli sono sicuri di poterselo eleggere. Ma e' vero muro contro muro? L'espressione fa accapponare la pelle all'Ncd, che pure oggi ha sposato la linea berlusconiana. Del resto Angelino Alfano e' teso in queste ore tra un'intosa con Forza Italia e l'appartenenza alla maggioranza di governo. Quanto a FI, se Brunetta e Romani cavalcano il nyet del loro leader, Fitto ed i suoi dissidenti chiedono a gran voce le dimissioni in blocco della dirigenza del partito: non si puo' essere fautori del Patto del Nazareno fino a ieri e oggi arrabbiarsi, senza un briciolo di coerenza, nel vedere che Renzi si comporta in un certo modo. La tensione nel partito e' altissima, il dibattito non riesce ad essere contenuto nei decibel d'ordinanza. I numeri della votazione di oggi parlano di 538 bianche, 33 nulle, 120 per il candidato del M5S Imposimato, 35 per Luciana Castellina proposta da Sel, 25 per Emma Bonino, 9 per Romano Prodi, piu' altri. A conti fatti, pare che il blocco del Pd possa reggere fino alla fatidica quarta votazione. Domani, comunque, e' un altro giorno. Si attendono novita'.





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