Economia. Sale la fiducia delle imprese e dei consumatori, al top da 6 mesi
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Gli italiani alle prese con le spese. (foto Agi) ndr. |
di Redazione
ROMA, 29 GEN. (AGI) - Cresce la fiducia a gennaio. L'indice di quella dei consumatori, fa sapere l'Istat, e' salito a 104,0 da 99,9, top da 6 mesi. L'indice di quella delle imprese italiane e' cresciuto invece a 91,6 da 87,6 di dicembre 2014, livello che non toccava da settembre 2011. Per il clima di fiducia dei consumatori la componente economica e quella riferita al quadro personale aumentano rispettivamente a 109,2 da 103,5 e a 102,2 da 98,0 rispetto al mese precedente. I giudizi dei consumatori sull'attuale situazione economica del Paese migliorano (a -104 da -108 il saldo) e cosi' anche per le attese (a -5 da -15 il saldo). Risultano in diminuzione il saldo dei giudizi sulla dinamica dei prezzi al consumo negli ultimi 12 mesi (a -22 da -5), quello dei giudizi sull'evoluzione dei prezzi nei prossimi dodici mesi (a -31 da -18) e quello delle attese sulla disoccupazione (a 41 da 48).
Riguardo le imprese, migliora il clima di fiducia delle imprese dei servizi di mercato (a 94,7 da 86,8) e delle imprese di costruzione (a 77,3 da 72,6), mentre scende lievemente quello delle imprese manifatturiere (a 97,1 da 97,3) e, in misura piu' consistente, quello del commercio al dettaglio (a 99,5 da 104,7). Nelle imprese manifatturiere peggiorano le attese di produzione (a 3 da 4) e rimangono stabili i giudizi sugli ordini (a -24); il saldo dei giudizi sulle scorte di magazzino passa a 1 da 2. Nelle costruzioni migliorano le attese sull'occupazione (a -17 da -27, il saldo) mentre i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione rimangono stabili (a -53). Nelle imprese dei servizi crescono i giudizi e le attese sugli ordini (a -9 da -13 e a -3 da -11, i rispettivi saldi) e migliorano pure le aspettative sull'andamento dell'economia in generale (a -17 da -24, il saldo). Nel commercio al dettaglio peggiorano sia i giudizi sulle vendite correnti (a -16 da -14) sia le attese sulle vendite future (a 8 da 13); in accumulo sono giudicate le giacenze di magazzino (a 5 da -3, il saldo). Sempre l'Istat ha diffuso anche il dato sulle retribuzioni contrattuali orarie che sono cresciute in Italia dell'1,3% nel 2014, a fronte di un'inflazione media in aumento dello 0,2%. Si tratta tuttavia del dato piu' basso dal 1982, anno di avvio delle serie storiche.
Buone notizie invece dal mercato immobiliare tornato a crescere nel III trimestre del 2014, segnando un +3,7% sullo stesso periodo del 2013 dopo la battuta d'arresto del II trimestre. Nei primi nove mesi dell'anno, la crescita e' dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2013 (425.975 le convenzioni rogate). Rispetto al III trimestre del 2013, segnali di miglioramento si registrano sia nel comparto immobiliare ad uso abitazione ed accessori (+3,7%), sia nel comparto economico (+4,8%).
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