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Economia. Davos: gotha finanza plaude Bce, Merkel "fate riforme come Renzi"

La Merkel  a Davos. (foto Agi) ndr.

di Redazione

DAVOS, 23 GEN. (AGI) - Il gotha della finanza mondiale di Davos applaude la Bce e la sua decisione di dare una "spinta" alla crescita europea e uno stop alla deflazione grazie al Quantitative easing. Il cancelliere tedesco, Angela Merkel, sale sul palco della Congress Hall, lancia un monito ai Paesi "ora e' il momento di fare i compiti a casa" e regala al premier italiano Matteo Renzi un endorsement: "Finamente si vedono seri sforzi di riforma in Italia", "e' stato importante che Renzi sia stato qui". Merkel, una veterana del Forum, ha preso la parola proprio nel momento in cui a Francoforte Mario Draghi annunciava il Qe: "Qualunque sia la decisione della Bce, che e' indipendente, i politici non devono essere distratti dal prendere i passi necessari per assicurare la ripresa". "I paesi europei - ha aggiunto - devono mettere in atto le riforme. Abbiamo bisogno di crescita, di posti di lavoro e i governi non devono distrarsi dal prendere i passi necessari per assicurare la ripresa". Le lodi all'Italia sono arrivate prima dell'incontro con Renzi a Firenze questa sera, mentre a Davos era presente il ministro dell'Economia Piercarlo Padoan. "Ora si puo' spendere e investire di piu'" ha detto il ministro in una conferenza stampa a margine dei lavori del Forum spiegango che "per un cittadino italiano cambia che c'e' piu' potere di acquisto e piu' certezza per il futuro. Quindi ci sono buone ragioni per aumentare la fiducia, si puo' iniziare a spendere di piu' e le imprese a investire di piu'" ha detto il ministro. "Per quanto riguarda l'effetto sulla crescita - ha aggiunto Padoan - la decisione della Bce avra' una ricaduta positiva perche' allontana sempre di piu' i rischi di deflazione". Ora pero', ha continuato il ministro "non ci si deve addormentare". "Le misure vanno nella giusta direzione" ma e' il momento di andare avanti nelle riforme perche' le condizioni macroeconomiche "vanno sfruttate al meglio". Commenti positivi sono arrivati anche dai ceo italiani presenti al Forum: "La Bce ha dimostrato ancora una volta determinazione nella volonta' di rilanciare l'economia della zona euro" ha affermato l'ad Unicredit Federico Ghizzoni, "era quello che serviva" ha commentato il Ceo di Generali Mario Greco. Soddisfatto anche Carlo Messina, ad di IntesaSanPaolo che fino dal mattino aveva auspicato un Qe con "la condivisione dei rischi". A Davos oggi era presente anche il direttore del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde che, in attesa della Bce, ha chiosato che in effetti "il Qe stava gia' funzionando in Europa", dimostrazione la svalutazione dell'Euro. Positivo anche il commento di Ana Maria Botin, presidente del Banco Santander che ha spiegato che "il Qe aiutera' l'Europa a supportare la domanda" mentre l'ex ministro del Tesoro Usa Lawrence Summers ha voluto mettere in guardia gli europei a non fare che il Qe "sia solo una panacea". Il Qe ha esaltato anche l'ex presidente della Commissione europea, Joao Manuel Barroso che, per la prima volta in veste non ufficiale a Davos, ha anche lui spezzato una lancia a favore dell'Italia. "Le riforme stanno iniziando in Italia. E il premier Renzi ha avuto molto coraggio nel cambiare la legge sul lavoro". "Naturalmente e' solo un inizio ma anche simbolicamente un punto di partenza".





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